martedì 15 maggio 2012

15/05/2012 - Le buone intenzioni non bastano più


E' di oggi l'ennesimo appello del Presidente della Repubblica affinchè il Parlamento licenzi una nuova legge elettorale, considerata da Napolitano "nodo essenziale da sciogliere...assolutamente ineludibile". Tornare al voto con il Porcellum sarebbe infatti un'ipotesi disastrosa per già abbondantemente compromessa credibilità dei partiti e avrebbe effetti negativi a livello internazionale.

Eppure sembra incredibile anche solo pensare che la legge fatta su misura dal centrodestra e per il centrodestra nel dicembre 2005 al fine di evitargli la sconfitta elettorale sia ancora viva e vegeta fra noi. Nessuno la vuole ma tutti, chi più chi meno, se la tengono, con la lodevole eccezione dei promotori (l'Idv, Sel, I Democratici e il Pli e altre piccole sigle a cui vanno aggiunti esponenti sparsi del Pd fra cui Parisi) del referendum abrogativo contro la legge bocciato dalla Consulta.

Perchè il problema sostanziale è passare dalla parole ai fatti, dalle promesse alla concretezza, così come sul tema del "rimborso elettorale", dove Idv ha raccolto 200.000 firme per una legge d'iniziativa popolare che mira ad eliminarlo completamente di cui si dovrà tener conto, rinunciando altresì all'ultima rata del rimborso per le politiche del 2008.

Un altro esempio è rappresentato dal Ddl anticorruzione, ostacolato in tutti i modi dai residuati dei Berluscones e nonostante questo tipo di reati ed i suoi affini ci costino ogni anno 60 miliardi di euro, pari ad una finanziaria lacrime e sangue.

Occorre quindi uno scatto d'orgoglio per far uscire l'Italia dalla palude. Pd-Idv-Sel (con dosi di civismo) è l'alleanza più naturale possibile che pure nei Comuni italiani chiamati al voto ha dato buoni frutti, risultato di anni di (buon) governo locale. Ripeterla a livello nazionale non è impossibile, cominciamo subito a costruire un progetto d'alternativa. Se non ora, quando ?

Andrea Fossati

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