lunedì 24 maggio 2010

24/05/2010 - Commemorazione di Giovanni Falcone ieri a Piacenza



Ieri è stata una giornata densa di emozioni e significati. Era il diciottesimo anniversario della morte di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e di 3 agenti della scorta. Il tutto fu causato quel maledetto 23 maggio 1992 dall'esplosione di circa 500 kg di tritolo sull'autostrada A29 nei pressi dello svincolo che porta a Capaci.

A Piacenza, insieme al nostro segretario provinciale Sabrina Freda, all'Assessore Comunale Luigi Gazzola e ad Antonella Liotti di LIBERA, abbiamo depositato un mazzo di rose bianche nell'area verde di via Damiani (davanti alla chiesa di Nostra Signora di Lourdes) dedicata al magistrato palermitano. Un piccolo gesto per non dimenticare un uomo dall'alto senso dello Stato che ha sacrificato la vita per combattere uno dei più grandi mali che attanagliano ancor'oggi e sempre più la nostra Italia. In espanzione soprattutto al Nord dove la Piovra fa  ingenti affari con l'edilizia e il traffico di droga.

L'Italia dei Valori, ricordando il sacrificio di Falcone, non abbasserà mai la guardia e sarà sempre in prima linea nel contrastare il fenomeno mafioso.

Andrea Fossati - coordinatore giovani Italia dei Valori Piacenza

mercoledì 19 maggio 2010

19/05/2010 - 3 referendum per l'Italia dei Valori: blocca il nucleare, difendi l'acqua pubblica, ferma il legittimo impedimento


L’Italia dei Valori continuerà fino alla metà del mese di luglio a Piacenza e Provincia la campagna referendaria volta a contrastare 3 provvedimenti messi in campo dall’attuale Governo Berlusconi.

Nel primo quesito chiediamo ai cittadini di ribadire la loro contrarietà al ritorno della tecnologia nucleare in Italia per una serie di motivi:

- L’alterazione degli equilibri idrogeologici del territorio, dato che la centrale atomica utilizza enormi quantità d’acqua per il solo raffreddamento;

- il problema dello smaltimento delle scorie, di per se pericolosissime, è accompagnato dal fatto che le stesse impongono migliaia d’anni per cessare i loro effetti;

- l’imposizione “manu militari” dei futuri siti di stoccaggio (fra cui in pole position troviamo Caorso) da parte del Consiglio dei Ministri non lascerà spazio a nessuna concertazione in ambito locale; questo toglierà d’impaccio i molti governatori del centro-destra che in campagna elettorale si erano detti contrari al nucleare;

- con le energie rinnovabili potremmo avere bollette meno salate e minor inquinamento. Ad esempio il Comune di Piacenza, per favorire l’installazione dei impianti fotovoltaici, concesse nel 2009 con un bando contributi a favore di soggetti privati che si sarebbero impegnati a dotarsi di tale sistema. Uno studio dell’Università Bocconi ha inoltre rilevato che, contrariamente al nucleare, le energie rinnovabili attireranno circa 30 miliardi di euro d’investimenti e decine di migliaia di posti di lavoro.

Il secondo quesito referendario propone d’abrogare l’articolo 15 del Decreto Legge 135/2009 che sancisce in soldoni la privatizzazione dell’acqua potabile in Italia. Un percorso iniziato a piccoli passi già negli anni 90’ e che prevederà, a partire dall’1/1/2012:

-“la cessazione degli affidamenti del servizio a società totalmente pubbliche, controllate dai comuni”;

- l’obbligatorietà di ricorrere a gare per la concessione della gestione dei servizi pubblici locali. L’unica alternativa concreta sarà l’affidamento a società per azioni “miste” tra pubblico e privato, ma la legge da un tetto massimo del 40% (che dovrà scendere al 30% al 31/12/2015) alla partecipazione degli enti locali ai capitale societari.

L’Italia dei Valori ritiene l’acqua un bene comune dell'umanità e come tale non può permettere che “l’oro blu” diventi una merce condizionata dal mercato. Con questa legge infatti vedremo giocoforza aumentare le tariffe in bolletta senza alcun corrispettivo in termini di miglioramento del servizio. E se ogni giorno migliaia di litri d’acqua (1/3 di quella consumata) se ne vanno causa reti colabrodo, perché non considerare un piano d’investimenti impegnando Stato ed Enti Locali invece di far porgere su un piatto d’argento a lobby e clientele varie il “Dio profitto”.

Terzo e ultimo quesito riguarda il “legittimo impedimento”, ennesima legge ad hoc creata per Silvio Berlusconi. In pratica si consente all’imputato, se Ministro o Premier, di non farsi processare da alcun giudice adducendo impegni istituzionali. Una presunzione d’impossibilità che non può essere però verificata. In pratica gli avvocati si potranno presentare in udienza col certificato di Palazzo Chigi facendo slittare sine die un determinato processo (quando scriviamo la tattica è stata già posta in essere dall’avvocato Ghedini). Anche nel caso appena specificato l’IdV, avente come prerogativa fondante la difesa dei Principi Costituzionali, non può certo restarsene a guardare.

Una battaglia che definiamo giusta e doverosa questa della raccolta firme pro referendum, strumento democratico che ci viene messo a disposizione per permetterci di continuare ad agire facendo battaglie in difesa dei diritti dei cittadini.

L’appuntamento per poter firmare è fissato fino a metà luglio:

- tutti i sabati a Piacenza in Piazzetta San Francesco dalle 10 alle 20
- tutte le domeniche sul Pubblico Passeggio vicino al Liceo Respighi dalle 16 alle 20

l'elenco dei banchetti della settimana è presente su http://www.idvpiacenza.it/


ANDREA FOSSATI – coordinatore giovani Italia dei Valori Piacenza