domenica 24 novembre 2013

23/11/2013 - Si costituisce il comitato "Piacenza per Civati"



da Libertà del 23-11-2013

Il coordinamento provinciale "Piacenza per Civati" si apre alla città. E invita tutti i piacentini all'incontro, in programma lunedì 25 alle 21 nella sede del Pd, sul tema "Lo sviluppo sostenibile per uscire dalla crisi": l'evento vedrà partecipare l'assessore della Provincia di Reggio Emilia Mirko Tutino e il capogruppo del Pd di Parma Nicola Dall'Olio e si focalizzerà sui temi della riqualificazione energetica, del dissesto idrogeologico passando per la qualità dell'aria e la ripubblicizzazione del servizio idrico.
Ad annunciarlo, ieri mattina nella sede del Pd, sono stati proprio i rappresentanti del coordinamento provinciale Andrea Tagliaferri, Andrea Fossati, Massimo Castelli, Paola Beltrani, Paolo Prandini e Daniele Bosoni: «Terminata la fase di consultazione fra gli iscritti del partito, crediamo sia arrivato il momento di aprirci alla società e di coinvolgere il futuro elettorato» ha spiegato Tagliaferri, «per questo abbiamo organizzato l'incontro del 25: l'idea è quella di focalizzarci sul tema dello sviluppo sostenibile prendendo in esame questioni locali come quella della Cementirossi e nazionali come quelle relative al dissesto idrogeologico. Pippo Civati è l'unico candidato che mette al centro l'obiettivo dello sviluppo sostenibile del Paese, parlando di riqualificare ciò che già c'è ed evitando così il consumo di suolo».
«Fra i macro-temi affrontati nel corso della serata ci saranno non solamente gli effetti dell'impermeabilizzazione, dei cambiamenti climatici, della manutenzione del territorio e del dissesto in area montana, ma anche quelli relativi al ruolo dei circoli, a cui si vorrebbe dare maggiore potere» gli ha fatto eco Fossati, «l'obiettivo è di far tornare questo partito a essere davvero riformista». Dello stesso avviso anche Castelli, che ha aggiunto: «È necessaria una rivoluzione: bisogna abbandonare i conservatorismi e recuperare la nostra base elettorale. Basta con un partito di pantofolai e radical-chic poco attento al disagio della società». «Vogliamo un partito che torni nelle fabbriche, nei mercati e solo Civati può garantirci questo: è un po' il Renzi di sinistra che garantisce una ventata innovativa» gli ha fatto eco Prandini, mentre Bosoni ha evidenziato come «il potenziale elettorato sia da recuperare ma contiamo comunque di ottenere un risultato importante alle primarie». «Di Civati condivido l'apertura alla cittadinanza e la partecipazione» ha concluso Beltrani, «perchè essere a contatto con i cittadini è ormai una necessità».
Betty Paraboschi

22/11/2013 - L'alternativa possibile di Pippo Civati




di ANDREA FOSSATI *

Terminate le consultazioni fra gli iscritti, sono stati scelti i tre candidati che si contenderanno la segreteria del Partito democratico alle Primarie dell'8 dicembre: Matteo Renzi, Gianni Cuperlo e Pippo Civati. In quella data le votazioni saranno aperte a tutti i cittadini che si riconoscono nel progetto riformista del centrosinistra, pertanto ogni comitato porterà contributi d'idee e proposte politiche utili per la scelta finale.
Con riferimento a Civati, nella nostra provincia ha ottenuto un risultato soddisfacente, di poco superiore al 10% e in linea con la media nazionale. Tuttavia è utile ricordare che i votanti delle "primariette" in tutta Italia sono stati circa 300.000, non paragonabili ai 3 milioni che votarono quando Bersani divenne segretario o agli 8 milioni che scelsero il Pd alle ultime politiche.
Diciamo pure che ora "si apre un'altra partita", non più esclusivamente nei circoli ma nelle piazze di tutta Italia.
E allora, entrando nel merito, perché scegliere Pippo Civati? Per chi lo ha già fatto una decisione meditata, ragionata nel tempo, ma convinta. In altre parole dalle passioni forti (come l'ha definita il senatore Tocci presentando la mozione sabato u. s. a Piacenza). Che è quanto di più bello ci possa essere. Vuoi per l'entusiasmo che Civati sa trasmettere ai giovani, vuoi per la sua capacità di portare avanti scelte coraggiose su temi troppo spesso usati in maniera propagandistica, mettendo al primo posto del suo programma più giustizia sociale, più diritti, usando inoltre parole chiave come possibilità e opportunità.
"Dalla delusione alla speranza" s'intitola il manifesto politico redatto all'insegna del "noi"; delusione che per molti si è trasformata in rassegnazione e in frustrazione proprio per l'incapacità di incidere fattivamente nelle scelte di vita quotidiana. L'invito è quindi a non adeguarsi ma a lottare per:
- un'alternativa che preveda lo stop alle larghe intese, dannose perché la gran parte delle decisioni sono state subite dal Pd; una rincorsa al centro o a destra che ha deluso gran parte dell'elettorato (già provato dal precedente Esecutivo Monti) per cui questo governo avrebbe dovuto stare in piedi solo per modificare la legge elettorale e poco altro;
- un'alternativa che preveda un'opera di moralizzazione della politica in cui i parlamentari rinuncino a parte del loro stipendio per devolverlo ai territori; oppure, ancora, non avere tentennamenti su un caso come quello della Cancellieri, che si sarebbe già dovuta dimettere per l'inopportunità politica dei suoi comportamenti, giusto per fare un paio d'esempi;
- un'alternativa che preveda di sostenere lavoro e famiglia con provvedimenti da prendere in chiave universalistica: reddito minimo garantito e ammortizzatori per i disoccupati, limitati nel tempo e dedicati solo a chi cerca fattivamente lavoro;
- un'alternativa che preveda provvedimenti per contrastare piaghe come corruzione, evasione, lotta alla criminalità organizzata, cominciando da scelte prettamente politiche;
- un'alternativa che preveda un Pd delle possibilità e opportunità volto a riprendersi la scena, proponendo idee, coinvolgendo tutti nelle decisioni che contano, all'insegna delle "molte persone davanti e nessuna indietro". Riscoprire il gusto di cambiare le cose e impedire così che la gente guardi al Pd come fosse un vecchio partito conservatore;
Queste per sommi capi sono le proposte della mozione consultabili per esteso su www. civati. it/temi.
Concludendo, la proposta politica di Pippo Civati vuole essere un grande progetto di rivoluzione culturale, attento all'istanza di cambiamento e al contempo alla valorizzazione delle competenze. Cercando di ritrovare quella sostanza perduta.

* comitato a sostegno
della candidatura di Pippo Civati
a segretario nazionale del Pd