Nel nostro Paese il “Black Friday”
è per lo più virtuale: migliaia di italiani si troveranno a cercare durante
l’arco della giornata le migliori offerte proposte dai siti specializzati. Si
guardano gli oggetti, per lo più elettronica ma anche abbigliamento e libri, si
confrontano i prezzi, poi un clic al momento giusto ed il gioco è fatto. Dai
vari poli logistici usciranno pacchi a ciclo continuo per arrivare nel più
breve tempo possibile a coloro che li hanno ordinati.
Tuttavia quest’anno al centro
Amazon di Piacenza sono previste, proprio nel giorno dei supersconti, 24 ore di
sciopero. I lavoratori incroceranno le braccia proprio mentre il colosso
dell’e-commerce è in attesa dell’ondata di acquisti online.
Nell’analizzare la situazione a
360 gradi è innegabile riconoscere che Amazon è un valore aggiunto per il
territorio, ha portato a Castel San Giovanni circa 1600 contratti a tempo
indeterminato e altrettanti, i cosiddetti interinali, che vengono chiamati nei
momenti di maggior produttività (ad es. nelle feste natalizie).
Tuttavia occorre altresì sottolineare
che siamo in presenza di ritmi lavorativi incessanti (3 turni a coprire le 24
ore giornaliere, 7 giorni su 7) e richieste altissime di produttività, per cui
l’azienda già nel primo trimestre dell’anno ha fatturato complessivamente 36
miliardi di dollari e 724 milioni di utili. Sarebbe quindi corretto che una
parte di questi utili venissero redistribuiti ai lavoratori attraverso premi di
produttività (che non sia il già paventato bonus una tantum per il periodo
natalizio).
In conclusione, è necessario sottolineare che in una società come la nostra dove il commercio è
sempre più di massa occorre una regolamentazione chiara e
trasparente; altrimenti le grandi società continueranno ad aumentare a
dismisura i loro profitti a scapito della classe media, che ormai sta
scomparendo.
Sul tema è intervenuto anche il Pd locale COMUNICATO PD BISOTTI AMAZON