martedì 28 novembre 2017

24/11/2017 - Sciopero Amazon, due parole sul tema


Nel nostro Paese il “Black Friday” è per lo più virtuale: migliaia di italiani si troveranno a cercare durante l’arco della giornata le migliori offerte proposte dai siti specializzati. Si guardano gli oggetti, per lo più elettronica ma anche abbigliamento e libri, si confrontano i prezzi, poi un clic al momento giusto ed il gioco è fatto. Dai vari poli logistici usciranno pacchi a ciclo continuo per arrivare nel più breve tempo possibile a coloro che li hanno ordinati.
Tuttavia quest’anno al centro Amazon di Piacenza sono previste, proprio nel giorno dei supersconti, 24 ore di sciopero. I lavoratori incroceranno le braccia proprio mentre il colosso dell’e-commerce è in attesa dell’ondata di acquisti online.
Nell’analizzare la situazione a 360 gradi è innegabile riconoscere che Amazon è un valore aggiunto per il territorio, ha portato a Castel San Giovanni circa 1600 contratti a tempo indeterminato e altrettanti, i cosiddetti interinali, che vengono chiamati nei momenti di maggior produttività (ad es. nelle feste natalizie).
Tuttavia occorre altresì sottolineare che siamo in presenza di ritmi lavorativi incessanti (3 turni a coprire le 24 ore giornaliere, 7 giorni su 7) e richieste altissime di produttività, per cui l’azienda già nel primo trimestre dell’anno ha fatturato complessivamente 36 miliardi di dollari e 724 milioni di utili. Sarebbe quindi corretto che una parte di questi utili venissero redistribuiti ai lavoratori attraverso premi di produttività (che non sia il già paventato bonus una tantum per il periodo natalizio). 
In conclusione, è necessario sottolineare che in una società come la nostra dove il commercio è sempre più di massa occorre una regolamentazione chiara e trasparente; altrimenti le grandi società continueranno ad aumentare a dismisura i loro profitti a scapito della classe media, che ormai sta scomparendo. 

Sul tema è intervenuto anche il Pd locale COMUNICATO PD BISOTTI AMAZON


giovedì 23 novembre 2017

22/11/2017 - Prima direzione provinciale Pd: nomina dell'Esecutivo e apertura della minoranza




Durante la prima riunione della Direzione provinciale del Pd tenutasi lo scorso lunedì è intervenuto il segretario provinciale Silvio Bisotti per illustrare le linee del suo mandato. Ne è seguito l'intervento di Giorgio Cisini (in rappresentanza della minoranza congressuale) che si è dimostrato aperto al dialogo e disposto a collaborare su temi come la rivitalizzazione e riorganizzazione dei circoli.

E' stato quindi nominato il nuovo Esecutivo provinciale del Partito Democratico di Piacenza che vede la presenza di due vice-segretari: Giovanna Palladini (con delega ai rapporti con la stampa e della formazione per lo sviluppo della responsabilità sociale nel Pd) e Paolo Savinelli (responsabile enti locali e dei rapporti con le forze sociali). La lista completa dei nominativi è nell'articolo allegato.

Precedentemente, nel corso dell'Assemblea Provinciale che ha ratificato l'elezione di Bisotti, è stato votato il direttivo provinciale del partito. L'organismo è composto da 40 membri a cui se ne aggiungono altri 25 di diritto,

Ecco i componenti eletti e di diritto:

DIREZIONE PROVINCIALE eletta sulla base delle proporzioni uscite dalla votazione del Segretario di Federazione:

1. DAMETTI LAURA 2. SALOTTI FABIO 3. ARALDI ALBERTO 4. CRAVEDI GIANNI 5. RAPACIOLI LAURA 6. BORGHI ALBERTO 7. GARILLI CARMEN 8. CARAGNANO LORIS 9. TAGLIAFERRI STEFANIA 10.PERRUCCI STEFANO 11.TRIOLI SILVANA 12.BOCCHI MATTEO 13.MAGGI MANUELA 14.0DDI GIUSEPPE 15.PARMEGGIANI PAOLA 16.SANTACROCE ROBERTO 17.FANTI ALESSANDRA 18.GUARINONI LUCIANO 19.POMPINI NADIA 20.RUFOLO ANNA 21.VOLPICELLI UMBERTO 22.PETRINI MARCELLO 23.MOLINARI ELISA 24.SCKOKAI PAOLO 25.CAROLI SILVANA 26.PAGANI EMILIO 27.ALBASI TIZIANA 28.LOSINI ALESSANDRO 29.SCALETTI FIORELLA 30.NICOLINI GIUSEPPE 31.BELLAN SIMONA 32.MAFFINI NADIA 33.BORASI NATALE 34.DIAGNE EL HADJI MATAR 35.DODI MARCO 36.GOZZI MARCO 37.BIANCHINI CINZIA 38.CIRCELLI ANTONIO 39.ROSSI BARBARA 40.CISINI GIORGIO

A questi si aggiungono i componenti di diritto

COMPONENTI DI DIRITTO - CON DIRITTO DI VOTO 1. BUSCA RINALDO (Presidente de,Assemblea provinciale) 2. BISOTTI SILVIO (Segretario provinciale) 3. BIASETTON MARCO (Tesone, provinciale) 4. REGGIANI ANNALIA (Segretaria circolo Comune capoluogo) 5. TARASCONI KATIA (Consigliere regionale - Componente della Direzione regionale e dell'Assemblea nazionale) 6. MOLINARI GIAN LUIGI (Consigliere regionale) 7. GAZZOLO PAOLA (Assessore regionale - Componente dell'Assemblea nazionale) 8. REGGI ROBERTO (Componente dell'Assemblea nazionale) 9. DE MICHELI PAOLA (Sottosegretario di Stato - Componente dell'Assemblea e delta Direzione nazionale) 10.BERGONZI MARCO (Parlamentare - Componente dell'Assemblea nazionale) 11.FOSSATI ANDREA (Componente dell'Assemblea nazionale) 12.BALDINI PAOLA (Componente dell'Assemblea regionale) 13.TAGLIAFERRI ANDREA (Componente dell'Assemblea regionale) 14.BONETTI GAETANO (Componente dell'Assemblea regionale) 15.ROMERSI PIERANGELO (Componente dell'Assemblea regionale) 16.VALLA ROBERTA (Componente dell'Assemblea regionale) 17.PIROLI GIULIA (Componente dell'Assemblea regionale) 18.FAGNONI ANGELA (Componente dell'Assemblea regionale) 19.CUGINI STEFANO (Capogruppo PD - Comune di Piacenza) 20.BERSANI ALDO (Capogruppo di minoranza - Comune di Costei San Giovanni) 21.BRUSAMONTI GIUSEPPE (Capogruppo di minoranza - Comune di Fiorenzuola d'Arda) 22.ROLLERI FRANCESCO (Presidente della Provincia di Piacenza) 23.RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE (di prossima nomina) 24.DODI MARCO (Componente dell'Assemblea e della Direzione regionale) 25.BELLAN SIMONA (Capogruppo di minoranza - Comune di Rottofreno) 

giovedì 19 ottobre 2017

19/10/2017 - Congresso Pd Piacenza: primi risultati dai circoli e Dems a fianco di Silvio Bisotti



In casa Pd Piacenza si sta svolgendo il Congresso Provinciale e le assise di circolo per eleggere i vari coordinatori. Terminati questi (sabato si voterà a Piacenza e Fiorenzuola), il 26 ottobre alle 18.30 si terrà l'Assemblea Provinciale - composta da 100 delegati, 50 uomini e altrettante donne - per la proclamazione del nuovo Segretario. In corsa ci sono Silvio Bisotti e Giorgio Cisini, entrambi ex Assessori della Giunta Dosi.

Ecco i risultati dei congressi di circolo svoltisi fino ad oggi:

Sarmato: 14 voti Bisotti, 3 voti Cisini, 1 voto nullo.
Pianello: 6 voti Bisotti, 0 voti Cisini.
Rottofreno: 10 voti Bisotti, 19 voti Cisini.
Gropparello: 10 voti Bisotti, 3 voti Cisini.
Castelvetro: 10 voti Bisotti, 10 voti Cisini.
Cortemaggiore: 6 voti Bisotti, 14 voti Cisini, 1 voto nullo.
Castel San Giovanni: 8 voti Bisotti, 35 voti Cisini.
Rivergaro: 15 voti Bisotti, 7 voti Cisini.
Vernasca: 16 voti Bisotti, 0 voti Cisini.
Gragnano: 13 voti Bisotti, 2 voti Cisini.
Gossolengo: 12 voti Bisotti, 5 voti Cisini.
Podenzano: 14 voti Bisotti, 6 voti Cisini.
Ponte dell'Olio: 10 voti Bisotti, 0 voti Cisini,1 scheda bianca.


I Dems (area che fa riferimento ad Andrea Orlando) a Piacenza si schierano a fianco di Silvio Bisotti
Per rilanciare l’azione del Partito Democratico sul territorio provinciale occorre partite dalla base, dai Circoli. Far ritornare quei militanti che progressivamente si sono allontanati dalla vita di partito, ritenuta poco interessante proprio perché non siamo stati in grado d’affrontare tematiche di vero interesse.
In altre parole dobbiamo trovare forme diverse di coinvolgimento, valorizzazione, tornando ad essere un luogo dove si produce pensiero attraverso il confronto con gli altri.
Pertanto riteniamo necessario che il prossima segretario provinciale si rapporti in maniera costante con i Circoli di Vallata (attraverso la collaborazione dell’Esecutivo), predisponendo un calendario d’incontri in cui si rendiconterà l’attività d’entrambi in una logica d’aggiornamento costante. Il Circolo Cittadino, proprio per la vastità del territorio che interessa, dovrà essere suddiviso per zone d’interesse o tematiche specifiche.
L’attuazione di questo progetto rende necessaria la formazione di nuovo gruppo dirigente da attuarsi sul campo attraverso l’assegnazione di ruoli e responsabilità condivise, utilizzando gli strumenti che il partito mette a disposizione e le competenze di ognuno.
Dopo aver letto la mozione con cui Silvio Bisotti si è candidato alla Segreteria Provinciale del Partito Democratico e averne condiviso i punti focali, abbiamo deciso di sostenere il suo impegno in una logica di crescita e allo stesso tempo di rinnovamento del partito.

Allegato: documento congressuale di Silvio Bisotti

sabato 29 luglio 2017

29/07/2017 - Il Pd Piacenza: "Vaccinare i propri figli tutela gli altri oltre che se stessi"

Il Pd: «Vaccinare i propri figli è dimostrare senso di responsabilità»

Sotto trovate una nota del Pd di Piacenza relativa all'obbligatorietà vaccinale che con piacere ho deciso di sottoscrivere insieme ad altri amici e compagni. Proprio ieri è stato approvato alla Camera il decreto che prevede la possibilità di iscriversi alle materne e agli asili nido ai soli bambini vaccinati, tutto questo per aumentare il livello di protezione sanitaria nel Paese.



Hanno sottoscritto l'intervento sottostante (ordine alfabetico): Martina Affaticati, Marco Bertolini, Elena Bettini, Letizia Bricchi, Rinaldo Busca, Mariella Castelli, Gianni Cravedi, Stefano Cugini, Andrea Fossati, Alberto Gorra, Elena Libé, Andrea Mastronardo, Roberto Modenesi, Silvia Modenesi, Marina Molinari, Paolo Montalbano, Mara Negrati, Concetta Paludi, Marco Pascai, Alessandro Perricone, Marcello Petrini, Giulia Piroli, Marco Ravarani, Annalia Reggiani, Benedetta Scagnelli, Andrea Tagliaferri, Francesco Timpano, Giorgia Veneziani.
"E’ strano trovarsi - scrivono in una nota diversi iscritti del Partito Democratico piacentino - nel 2017, a dover scrivere circa l’utilità dei vaccini. E’ ancora più strano che, sempre nel 2017, si sia dovuto ricorrere alla legge per estendere l’obbligatorietà vaccinale e renderla necessaria per l’ammissione ai nidi, alle scuole dell’infanzia e dell’obbligo. E’ davvero strano perché intere generazioni sono cresciute con la certezza che la vaccinazione prevenga malattie gravi, con complicanze altrettanto severe e mille volte più frequenti rispetto alle rarissime reazioni gravi da vaccino. Questo messaggio, suffragato da una sterminata letteratura scientifica in merito, è entrato per anni ed anni nelle case degli italiani, favorendo la salute pubblica con alti tassi di copertura vaccinale. Poi qualcosa si è guastato, qualcuno ha rispolverato il vecchio arsenale complottista e si è ricominciato a parlare di una ipotetica correlazione tra autismo e vaccini – correlazione, peraltro, esclusa dall’evidenza scientifica e dalla recentissima sentenza della sesta sezione civile della Corte di Cassazione – e delle presunte speculazioni di Big Pharma. Parallelamente le coperture vaccinali sono crollate negli ultimi anni e, tristemente, si è tornati a contare i morti (due bambini deceduti in Italia nel corso dell’ultimo anno a causa del morbillo).
A Piacenza, come riferito dal Presidente provinciale della FIMP, (Federazione Italiana Medici Pediatri), la percentuale di bambini vaccinati è passata dal 98,50% del 2010 al 95,60% del 2015. “Ogni morte o disabilità causata da malattie prevenibili con la vaccinazione è una tragedia inaccettabile”, dice l’Organizzazione Mondiale della Sanità. La politica ha i mezzi per prevenire queste tragedie, per cui sosteniamo convintamente la legge approvata dalla Regione Emilia-Romagna sull’obbligatorietà vaccinale e ci auguriamo che venga presto approvata la norma nazionale in discussione in questi giorni.
Vogliamo esprimere chiaramente il nostro pensiero: di fronte ai problemi di salute pubblica ci affidiamo all’evidenza scientifica e alle autorità competenti. Di fronte alla salute dei nostri bambini lasciamo volentieri a qualcun altro l’ardito compito di fomentare il complottismo, magari per fini elettorali. Di fronte ai genitori che si oppongono ai vaccini nel nome della libertà di scelta, diciamo che vaccinare è dimostrare senso di responsabilità, è pensare non solo ai propri figli ma anche ai figli degli altri. Il divieto di fumo tutela le persone dal fumo passivo, il meccanismo dell’obbligo vaccinale funziona allo stesso identico modo: tutela gli altri oltre che se stessi".



venerdì 28 luglio 2017

28/07/2017 - Il taglio dei vitalizi : battuto un colpo in Parlamento



Prima di affrontare il tema in oggetto occorre fare una precisazione: il cosiddetto "assegno vitalizio" per i Parlamentari è stato abolito nel 2012 ed al suo posto vige ora un sistema di tipo previdenziale con la possibilità di andare in pensione a 65 anni. Che scendono a 60 anni se i mandati salgono a due (10 anni di legislatura). Tuttavia gli Onorevoli che avevano terminato il loro mandato al 30 dicembre 2011 stanno continuando a beneficiare del vecchio vitalizio. 

Come ha spiegato Repubblica, la proposta di legge Richetti approvata alla Camera prevede l'introduzione di un sistema previdenziale uguale a quello di cui usufruiscono i lavoratori dipendenti con l'estensione dello stesso anche a tutti gli ex Parlamentari. In soldoni per quest’ultimi si va a mettere mano al vecchio assegno e lo si decurta adeguandolo al sistema contributivo. La norma vale anche per i Consiglieri Regionali.

Ecco qualche esempio di decurtazione: Fausto Bertinotti passerà da 4852 a 2911 euro, Nichi Vendola da 4985 a 2991, Franco Marini da 6457 a 3875 ecc...

Ora la proposta di legge dovrà passare al vaglio del Senato ma c'è già chi scommette su uno stop oppure si augura che la Corte Costituzionale cancelli la stessa perché non si può toccare un diritto acquisito. 

Su quest'ultimo punto occorre fare una riflessione più ampia ovvero i tanto vituperati diritti acquisiti, nel caso specifico, sono il risultato di decenni di pensioni troppo alte rispetto a quanto versato ed ora un’intera classe di lavoratori più giovani deve pagare di più per mantenere quelle pensioni. E che quegli stessi lavoratori, a parità di potere d’acquisto del reddito da lavoro, percepiranno una pensione molto più ridotta (e molto più tardi) rispetto ai pensionati di oggi. Fine della divagazione. 

Tornando al tema, in una situazione di conti pubblici così disastrata, parlare di qualcosa che mi spetta da qui all'eternità riguardo ai vitalizi è fuori luogo, dato altresì che i contributi versano dagli Onorevoli sono di gran lunga minori di quanto già percepito. Con l'approvazione alla Camera della proposta di legge Richetti un buon segnale è stato dato, in attesa dell'ok definitivo. 

mercoledì 5 luglio 2017

05/07/2017 - Stasera al Pd si riunisce il Movimento Orlando



Questa sera il Movimento Orlando di Piacenza si riunisce per parlare con gli iscritti della crisi del Pd e delle soluzioni da mettere in campo per poterne uscire. Riteniamo che sia fondamentale cercare di riallacciare il rapporto con la nostra base dando un organizzazione al partito, dedicandoci subito a temi caldi  come lavoro, sicurezza, immigrazione dove non abbiamo saputo lanciare messaggi convincenti all'elettorato che si è rifugiato nell'astensione o verso i movimenti populisti. 
Ecco il testo della convocazione:

Cari tutti e tutte, 
mercoledì sera 5 luglio alle ore 21 presso la sede provinciale PD (Via roma 187-189) ci troveremo per discutere di quanto sta accadendo nel partito, con la sconfitta alle recenti amministrative in quasi la totalità dei capoluoghi coinvolti (tra cui come ben saprete Piacenza), e conseguentemente delle dimissioni del segretario provinciale Caragnano e cittadino Sckokai. Libertà di domenica 2 luglio ha scritto del possibile arrivo di un commissario che gestisca questa fase di transizione fino al congresso. Mercoledì sera ne parleremo insieme accogliendo idee, suggerimenti e proposte. Vi invitiamo a partecipare.

MOVIMENTO ANDREA ORLANDO PIACENZA

lunedì 3 luglio 2017

03/07/2017 - La sconfitta alle comunali: dati, riflessioni ed analisi



Dopo qualche giorno di riflessione e raccolta dati occorre mettere nero su bianco le ragioni della sconfitta del Partito Democratico (e civiche annesse) alle ultime comunali:

1) Cominciamo col dato nudo e crudo: il ballottaggio è andato peggio del primo turno, si è perso male, in 105 sezioni su 107, 20.500 voti di Patrizia Barbieri contro i soli 14.519 di Paolo Rizzi (58,5% a 41,5%). Dovevamo recuperare circa 3.000 voti rispetto all'11 giugno e siamo finiti sotto di 6.000 il 25. In soldoni Rizzi ha portato a casa qualche consenso di Ponzini e Rabuffi sul versante sinistro ma ha lasciato quasi tutti quelli di Trespidi (e credo i M5S recatisi alle urne) all'avversaria ed il divario è finito col l'aumentare;

2) La scelta del candidato è stata fatta in ritardo. Paolo Rizzi, a cui tutti noi del Pd abbiamo tributato un ringraziamento per l'impegno e il lavoro svolto, venne chiamato in fretta e furia dopo la rinuncia di Carlo Marini e l'investitura arrivò all'alba del 25 marzo (ma perché si andò così avanti quando c'era tutto il tempo di chiudere su un nome dopo il referendum del 4 dicembre?!). Non che la Barbieri abbia avuto molto tempo in più, ma Patrizia ha un'esperienza politica maggiore, è stata due volte Sindaco di Castelvetro e vanta un mandato da Assessore Provinciale sulle spalle. Ha potuto giocare all'attacco e suggestionare maggiormente i piacentini sul fattore discontinuità.

3) Altro dato emerso è che il centrosinistra perde perché tanti, troppi suoi elettori hanno imboccato la strada dell'astensione. Si è verificata una perdita di contatto coi ceti sociali di riferimento, sia a Piacenza (dove la sinistra si è divisa in 3) che a livello nazionale. Che fare ? Cerchiamo prima di tutto come Pd di ricomporre il campo perché noi siamo nati per unire, per superare le divisioni. Per farlo occorrono tuttavia un progetto e un'idea di società.

4) Parliamo del dato nazionale: il centrosinistra, nei comuni sopra i 15 mila abitanti e prima del ballottaggio, esprimeva il Sindaco in 64 comuni, ora passati a 34. Il centrodestra d'altro canto passa dal controllarne 32 a 53 e anche il M5S registra un saldo positivo: amministra oggi 8 comuni contro i 2 precedenti. Se ne deduce che il centrodestra è l'attore dominante di questi ballottaggi, risultando vincente in più della metà dei casi. 
L'istituto Cattaneo ha evidenziato come si confermano tempi duri per chi governa, soprattutto a livello locale. La domanda di discontinuità è andata a colpire lo schieramento che, prima delle elezioni, controllava il maggior numero di comuni. In tempi politicamente ed economicamente più turbolenti, più potere non implica soltanto più responsabilità, ma anche una più alta probabilità di essere scalzati dal Governo. 

5) In ultima battuta torniamo alle vicissitudini locali: durante la direzione provinciale di venerdì scorso si sono dimessi il segretario provinciale Caragnano e quello cittadino Sckokai. Con loro decade altresì l'intero esecutivo. Loris e Paolo hanno agito con grande responsabilità e per questo l'assise ha tributato ai 2 un sentito ringraziamento. 

Ora però ripartiamo dalla cartina sottostante, dove vediamo che ventinove sono i comuni blu (amministrati dal cdx) e quindici quelli rossi (dal csx). 
Nel 2017 oltre che a Piacenza, abbiamo perso a Monticelli, Carpaneto e Bettola. Villanova invece è rimasta agli avversari. 
Una situazione del genere non è più sopportabile, col lavoro e l'impegno dobbiamo invertire la tendenza. Ricostruire partendo dalle fondamenta. E' l'ultima chiamata. 



giovedì 29 giugno 2017

29/06/2017 - Patrizia Barbieri scopre l'integrazione



Patrizia Barbieri, intervistata oggi da Agorà, ha detto che serve maggior integrazione dei migranti, perché non è possibile che gli stessi non conoscano la lingua italiana o girino senza meta per la città.

"Investiamo in seri progetti di integrazione, cominciamo a far sentire gli stranieri parte di un tessuto sociale", ha detto il neo Sindaco di Piacenza ai microfoni Rai, aggiungendo che loro stessi "sono troppi secondo la popolazione e non basta dare loro un alloggio. In questi mesi si è creato anche un business intorno agli arrivi con privati che si sono arricchiti stipando queste persone nei loro fabbricati".

Sono d'accordo su tutto quanto ha detto Patrizia ma in campagna elettorale Lei aveva decisamente calcato la mano, nel programma elettorale del centrodestra la parola "integrazione" fatta di progetti non viene neanche menzionata, ed anzi vengono messe in rilievo solo criticità e lati negativi. 

Giusto per dare un'idea a chi legge sono andato a riprendermi questa frase della Barbieri (detta in piena campagna elettorale) messa in risalto dall'ex Assessore al welfare Stefano Cugini:

Quando non esiste nemmeno un centesimo destinato ai profughi piuttosto che alle famiglie piacentine. 

In ogni caso, prendo atto del cambio di passo e rimango convinto che buona accoglienza voglia dire integrazione ma tolleranza zero per chi sbaglia.

martedì 27 giugno 2017

27/06/2017 - Lega all'assalto: Rolleri e Calza si dimettano



"L'esito di questa tornata elettorale ha cambiato gli equilibri politici sia in consiglio provinciale che all'interno della conferenza socio sanitaria di Piacenza. Il Pd faccia un passo indietro". Così il segretario provinciale della Lega Pietro Pisani in una conferenza stampa convocata in data odierna dalla Lega Nord.


Pisani, accompagnato da Luca Zandonella (neo consigliere comunale) e Matteo Rancan (consigliere regionale), hanno chiesto le dimissioni del Presidente della Provincia Francesco Rolleri e poi aggiunto "L'attuale presidente della conferenza socio-sanitaria Patrizia Calza è espressione di una maggioranza che non c'è più, ed è necessario un cambio di passo in conferenza socio sanitaria". 


Probabilmente i 3 esponenti della Lega dimenticano delle condizioni politiche e di come si arrivò all'elezione di Calza, ma per rinfrescargli la memoria basta riprendere l'articolo di libertà datato 28 luglio 2016.

Il sindaco di Gragnano, Patrizia Calza, esponente del Partito democratico, è il nuovo presidente della Conferenza territoriale sociosanitaria. Dopo le tensioni politiche dei giorni scorsi e incontri tra i diversi schieramenti andati avanti per tutta la mattina, la nuova presidenza è stata votata all’unanimità. Accolta la proposta del sindaco di Lugagnano, Jonathan Papamarenghi, di nominare due vicepresidenti di centrodestra, il sindaco di Fiorenzuola Romeo Gandolfi (distretto di Levante) e quello castellano Lucia Fontana (distretto di Ponente). 


Quindi all'epoca si uscì dall'empasse grazie all'invito del coordinatore provinciale di Forza Italia Papamarenghi ed ora, a nemmeno 48 ore dalla vittoria elettorale a Piacenza, gli esponenti leghisti sono già all'opera per cercare di occupare un incarico così delicato, peraltro senza avanzare nessuna proposta ma intimando al Pd di andarsene. 

Lo stile di Patrizia Calza nel rispondere a tali affermazioni chiude quest'articolo.

Sia chiaro che il mio incarico in Conferenza Socio sanitaria non fu "espressione di una maggioranza che non c'è più "ma piuttosto l'accettazione sofferta di una richiesta avanzata all'unanimità . Un incarico non cercato ma anzi accettato solo per senso di responsabilità. Se si vuol cambiare: prego...chi è interessato faccia pure un passo avanti.

giovedì 22 giugno 2017

22/06/2017 - con Barbieri Sindaco la città in mano alla Lega



Dopo aver analizzato i risultati del primo turno abbiamo già scritto di come la Lega Nord stia egemonizzando quello che un tempo si chiamava centrodestra. 

Se sarà Patrizia Barbieri a diventare Sindaco di Piacenza con il loro 12,91% i leghisti potranno contare su una pattuglia di 8 consiglieri comunali su 20, contro i 5 di FI, i 5 di Fratelli d'Italia e i 2 della civica Prima Piacenza. 

Certo, se si è arrivati ad un risultato simile vuol dire che gli errori del PD ci sono stati, inutile nascondersi dietro un dito. Però sappiamo bene come funziona la politica salviniana: prendere problemi particolarmente sentiti per terrorizzare la gente ed ergersi a sola ancora di salvezza della società. La paura – per tanti aspetti assolutamente comprensibile – e ancor più la strumentalizzazione che di questa paura viene fatta, in modo da alimentarla, ingigantirla, per far sì che i cittadini abbandonino quei sentimenti che costituiscono, invece, il vero collante di una comunità: la solidarietà e il senso di responsabilità

Sicurezza, immigrazione, lotta al degrado: a leggere i comunicati della sezione piacentina leghista siamo al personalismo più assoluto, solo e soltanto loro hanno la ricetta per tutti i mali. E gli alleati ? Non pervenuti. 

Il fatto è che questo disegno politico porta a far emergere i velleitarismi concreti di pochi, rinunciando a discutere e a portare idee: in altre parole siamo alla deriva xenofoba. 

L'esatto contrario del modus operandi di Paolo Rizzi, una vera guida progressista per la nostra città aperto al dialogo e al contributo di tutti, libero da vincoli e condizionamenti. 


mercoledì 21 giugno 2017

21/06/2017 - il welfare di Paolo Rizzi, i tagli di Patrizia Barbieri



Ieri pomeriggio all'Associazione La Ricerca si è svolto il confronto tra Rizzi e Barbieri a tema welfare.
Partiamo dal fatto più eclatante: la candidata del centrodestra ha continuato a ripetere come un mantra che ci sono  2 milioni e 500 mila euro di contributi non rendicontati nel sociale. In realtà si tratta di contributi assegnati, dietro criteri ben definiti, a piacentini in difficoltà per pagare servizi e attività di assistenza. L'anonimato è stabilito dalla legge e c'è da chiedersi in quale paese civile vorremmo vedere nome e cognome del beneficiario di un contributo di solidarietà ?!.

Una volta smascherata ed anziché smorzare i toni la Barbieri ha insistito dichiarando "....potranno essere anche interventi necessari, ma magari alcune erogazioni si possono limare a beneficio di soggetti più meritevoli". La classica frase di chi non sa più che pesci pigliare e cerca di gettare discredito con diffusione a mezzo stampa di insinuazioni e sospetti.

Dal dibattito è poi emerso che per Barbieri le tariffe dei servizi sociali saranno decise autonomamente dai privati coinvolti. Il che significa privatizzare. Il modello di Paolo Rizzi è radicalmente diverso e propone un'integrazione tra pubblico e privato, il coinvolgimento della cooperazione sociale, che è un settore non profit e che crea opportunità di lavoro per i disabili.

In altre parole questa differenza l'ha spiegata l'Assessore al Sociale Stefano Cugini "L'impostazione liberale di chi sui nidi e sugli altri servizi prevede TARIFFE AUTONOMAMENTE DECISE DAI SINGOLI GESTORI si traduce in aumento di costi per le famiglie e in un welfare riservato ai benestanti che se lo possono permettere. Ringrazio la candidata Sindaco della destra Patrizia Barbieri per aver espresso in modo così chiaro a Libertà la sua idea di servizi sociali. Questo é quanto attende i piacentini che legittimamente e democraticamente la sceglieranno. Tra destra e sinistra le differenze ci sono eccome: questa é macroscopica". 

Infine sul tema del nuovo ospedale ci sono le risposte date da Paolo Rizzi a piacenzasera.it:
La sua costruzione rappresenta una grande opportunità per la nostra città e per la salute dei piacentini perchè:
a. La Regione ha previsto 236 milioni di euro di investimenti
b. Con il nuovo Ospedale potremo: ridurre i costi energetici, migliorare la qualità dei nostri servizi, essere maggiormente attrattivi per i residenti di aree limitrofe (es. basso Lodigiano), essere più “ appetibili” per i migliori professionisti, rafforzare il distaccamento universitario da Parma (infermieristica) o di nuovi (medicina o farmacia)
c. Ancora potremo migliorare la qualità delle specializzazioni già presenti e maggiormente significative quali: protesi cocleari, laboratori di immunogenetica, trapianto di midollo, gastroenterologia ed endoscopia digestiva, oncologia, radiologia interventistica etc con nuove potenzialità e nuove eccellenze.
Per quanto riguarda la futura destinazione dell’area dove sorge l’attuale struttura ospedaliera di Piacenza, le varie ipotesi sono tutte da costruire e verificare, ma dovranno prevedere alcuni spazi a destinazione sanitaria più prossimi alla città, il recupero di alcuni immobili storici e di pregio assoluto (come il chiostro degli Olivetani) e nuove possibili aree verdi in centro città.
Si tratta quindi di vedere il progetto come una doppia opportunità: da una parte un investimento della Regione su Piacenza per creare un polo sanitario innovativo e attrattivo per i prossimi decenni a garanzia dei cittadini piacentini e di tutto il personale, dall’altra il recupero verde e di servizi in una delle più belle aree del centro storico.



martedì 20 giugno 2017

20/06/2017 - Barbieri ormai ostaggio della Lega, visione della donna, sicurezza.



Siamo a martedì, mancano cinque giorni alla fine della campagna elettorale e ieri abbiamo avuto l'ennesima (la terza negli ultimi due mesi) visita di Matteo Salvini in città. 

Alla luce di ciò e considerando il silenzio della parte moderata che la sostiene, possiamo chiamare ufficialmente Patrizia Barbieri  candidata della destra togliendo il trattino centro. 

Matteo Corradini su Facebook ha espresso un'opinione con cui sono totalmente d'accordo: "Se la candidata a sindaco di Piacenza si fa sostenere per la terza (terza) volta da Salvini, delle due l'una: o non sa cosa fa e dice Salvini (e sarebbe grave) oppure lo sa benissimo e intuisce che una bella grattugiata di razzismo sopra finti valori tradizionali (i soliti bla bla sulla famiglia) può essere una formula vincente".

Passando invece ai punti programmatici, Libertà ha pubblicato oggi un'intervista della Barbieri che ritiene la donna "risorsa della società da tutelare e valorizzare". Bene, nelle sue liste, qualora fosse Sindaco, sarebbe solamente una ad essere eletta (direttamente) su venti consiglieri: un bel tacer non fu mai scritto. Ricordiamo che Pari Opportunità vuol dire promuovere la rimozione di ostacoli alla partecipazione economica, politica e sociale per la donna. 

Infine sul tema sicurezza Paolo Rizzi ha rimarcato, sempre sul nostro quotidiano locale, che non si può solamente urlare slogan ma bisogna avere progetti credibili alle spalle: "Noi sappiamo di dover agire su due binari: investimenti e tolleranza zero contro il crimine, azioni propositive di integrazione (iniziative di quartiere, di vicinato, di valorizzazione)". Mostriamo ai piacentini anche le opportunità e non solo i rischi dell'integrazione. 


lunedì 19 giugno 2017

19/06/2017 - Ad una settimana dal ballottaggio Rizzi-Barbieri: i primi endorsement



Mancano ormai pochi giorni al ballottaggio fra Paolo Rizzi e Patrizia Barbieri: si voterà infatti domenica 25 giugno dalle 7 alle 23.

La prima notizia di oggi è che non ci sarà alcun apparentamento ed entrambi  i candidati avranno sulla scheda solo i simboli delle liste che li hanno sostenuti al primo turno.

In secondo luogo si registrano le prime dichiarazioni di voto a favore di Paolo Rizzi: Gianluca Zilocchi, segretario CGIL di Piacenza, invita il centrosinistra a riunirsi, mentre Marco Mazzoli, prof. di Economia all'Università di Genova e convinto sostenitore di Luigi Rabuffi al primo turno, punta ora "sull'onestà, la rettitudine morale e l'umiltà di Rizzi", invitando i piacentini a sceglierlo in questa seconda tornata. 

Cito anche Massimo Castelli, sindaco di Cerignale e coordinatore nazionale dei piccoli comuni Anci, che lascia sulla sua pagina Facebook alcune considerazioni a seguito della bagarre scatenatasi in Senato durante la discussione sullo Ius soli:
"Al senato spintoni e insulti leghisti alla Ministra dell'Istruzione.. fuori dal senato casa pound.. Populismo e fascismo vanno fermati.. Per questo chiedo a tutti i miei amici di Piacenza di andare a votare il 25 giugno per Paolo Rizzi.. Il PD ha sbagliato su molti temi.. ma difronte alla possibilità di cedere la città alla lega e a Foti.. bisogna fare delle scelte .. anche etiche e di schieramento ideologico.. Non possiamo permetterci una città chiusa.. oscurantistica.. egoista e demagogica. . Piacenza merita una guida progressista.. un futuro di solidarietà.... e di libertà personali.. Dobbiamo resistere.. e votare Rizzi.. senza indugi".

venerdì 16 giugno 2017

16/06/2017 - ALCUNI MOTIVI PER SCEGLIERE PAOLO RIZZI AL BALLOTTAGGIO



Dopo aver spulciato la rassegna stampa di questi ultimi giorni ve ne propongo stralci con una serie di ragioni che, a parere di chi scrive, rendono nettamente preferibile Paolo Rizzi a Patrizia Barbieri.


ALLEANZE
Libertà di martedì 13 giugno, intervista a Paolo Rizzi, pag. 5
"Vorrei che il centrosinistra tornasse ad essere compatto.....io amo che ci siano pluralità di visioni in un'ottica chiara, comune (riferimento a Ponzini e Rabuffi sui temi del sociale, ambiente e partecipazione). E poi ci sono pezzi del mondo moderato che ha votato Trespidi che a mio avviso sono vicini a noi sui temi dell'educazione, degli anziani, della cura della persona e dell'urbanistica".

La Barbieri invece non ha un progetto di città, ha dietro di se partiti col i loro slogan, a partire dalla lega che propone solo la logica della paura, della critica a tutto e a tutti. Paolo non ragiona così, vuole costruire e non distruggere.
Inoltre se la candidata di Lega, FI e FDI sceglie di non apparentarsi con nessuno e chiede il voto ai cittadini è perché non trova convergenze necessarie per farlo con nessun altro candidato a Sindaco.


TEMI CALDI
Libertà di martedì 13 giugno, intervista a Paolo Rizzi, pag. 5
Sui primi cento giorni Rizzi promette di occuparsi di decoro urbano, pulizia "...partiamo dalle piccole cose e con un'attenzione maggiore al cittadino, penso ad uno sportello permanente come quello per le imprese". Inoltre si studierà un "piano di mobilità sostenibile" con interventi mirati. 

Sulla vision di città "dobbiamo attirare di più sia ricercatori che progetti europei, bisogna partecipare a bandi, avere persone competenti che li affrontino con la consapevolezza che ne fai 10 e ne vinci 1, sapendo che i grandi progetti di questa città li dobbiamo fare con finanziamenti esterni: ministeriali o regionali o europei.

Sulla sicurezza "bisogna andare avanti sul controllo, la prevenzione e la repressione delle sacche di criminalità, degrado e abusivismo; con il Decreto Minniti il Sindaco ha nuovi compiti sul fronte della sicurezza e quindi ha più potere di allontanare persone, evitare bivacchi. Dall'altro lato la sicurezza non si raggiunge con la militarizzazione: deve esserci un clima sociale di accoglienza e di partecipazione, deve essere bello stare a Piacenza. Perché una buona vivibilità inibisce certi atti e situazioni. Ad esempio è giusto presidiare i Giardini Margherita con le forze dell'ordine e con telecamere che funzionano (noi le raddoppieremo) ma serve che gli stessi Giardini siano vissuti con eventi, iniziative, con la nostra gente.


LE RIFLESSIONI DI GIANNI D'AMO
Libertà di giovedì 15 giugno propone alcune riflessioni di Gianni D'Amo sulla necessitò di "..rilanciare un tavolo di tutto il centrosinistra piacentino che ha governato la città negli ultimi anni".
Allora, "pur prendendo per buone tutte le polemiche sul Pd e su Rizzi candidato", prosegue l'esponente di Cittàcomune, "non si può fare finta che al ballottaggio non si sia davanti alla scelta se votare Barbieri e lo schieramento che la sostiene o Rizzi e lo schieramento che lo sostiene".
"Io invito il campo del csx a considerare che tutta questa parte della città va tenuta insieme, chi non lo fa sbaglia perché ci sono valori di fondo che la differenziano dal resto, in giro si sentono discorsi di pancia che fanno un po' paura".
Un tavolo della sinistra per arginare la "mucca nel corridoio" - Blog
Di tutto ciò D’Amo ne discuterà proprio con Paolo Dosi e Francesco Cacciatore, riuniti in una discussione pubblica aperta a tutti il 16 giugno alle 18 alla cooperativa La Magnana.



giovedì 15 giugno 2017

15/06/2017 - COMUNALI PIACENZA: SARA' BALLOTTAGGIO RIZZI-BARBIERI. RINGRAZIAMENTO PER LE 124 PREFERENZE




Queste settimane di campagna elettorale mi hanno tenuto lontano dal blog; troppo poco il tempo a disposizione per cui mi sono limitato ad aggiornare "soltanto" la pagina Facebook ed Istagram.

Un mese che è stato un susseguirsi di contatti telefonici, banchetti, porta a porta. La mattina del 12 giugno, dopo aver dormito giusto qualche ora, ho appreso di aver ottenuto 124 preferenze nella lista del Partito Democratico. Essendo per me la prima campagna in cui l'elettore è chiamato a scrivere il cognome mi sento sii soddisfatto ma già pronto a nuove sfide per migliorare. Comunque, al di la dei numeri, è stato entusiasmante mettersi in gioco, confrontarsi politicamente con chi già conoscevo e con tutti coloro che ho avuto il piacere di incontrare.

Venendo ai dati dei candidati Sindaci, tutti ben saprete che il ballottaggio del prossimo 25 giugno vedrà di fronte Patrizia Barbieri (sostenuta dall'intero cdx) e Paolo Rizzi (sostenuto dal Pd e liste civiche).  Dopo il primo turno ci sono 2.769 voti di differenza a favore della Barbieri ma Rizzi ha ampi margini di recupero, sia guardando alle civiche di sinistra (Ponzini ha dichiarato che voterà Rizzi), sia all'interno dell'elettorato moderato di Trespidi (che dobbiamo convincere a livello di contenuti), che nel bacino degli astenuti. Insomma dobbiamo lavorare sodo, essere consapevoli che si può fare. Alla fine sarà ancora più bello. 

Ecco i risultati del primo turno nel dettaglio:


  • Patrizia Barbieri 34.78% (14.625 voti)
Lega Nord
12,90% (5.046 voti)
Forza Italia
8,44% (3.300 voti)
Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale
7,22% (2.823 voti)
Lista Civica - Prima Piacenza
4,14% (1.622 voti)
Partito Pensionati 
1,24% (487 voti)

  • Paolo Rizzi 28.19% (11.856 voti)
Partito Democratico
18,50% (7.232 voti)
Lista Civica - Piacenza più
6,83% (2.672 voti)
Lista Civica - la Piacenza del Futuro
4,22% (1.652 voti)

  • Massimo Trespidi 13.17% (5.766 voti)
Lista Civica - Massimo Trespidi Sindaco
10,64% (4.162 voti)
Lista Civica - i Giovani con Trespidi
2,77% (1.086 voti)

  • Andrea Pugni 9.12% (3.835 voti)
Movimento 5 Stelle
9,18% (3.590 voti)

  • Luigi Rabuffi 5,96% (2.508 voti)
Lista Civica - Piacenza in Comune
5,79% (2.264 voti)

  • Stefano Torre 4,28% (1801 voti)
Lista Civica - Torre Sindaco di Piacenza
3,94% (1.542 voti)

  • Sandra Ponzini 3,94% (1697 voti)
Lista Civica - Passione Civica
4,12% (1.612 voti)


mercoledì 3 maggio 2017

03/05/2017 - Orlando a Piacenza e risultato primarie Pd

articolo pubblicato da libertà il 25 aprile 
Articolo pubblicato su www.ilpiacenza.it

Quasi seimila piacentini hanno partecipato alle Primarie per scegliere il nuovo segretario del Partito Democratico. Si sono recate alle urne nella giornata del 30 aprile 5.967 persone. I voti validi di Piacenza e provincia sono 5.938, 12 le schede bianche e 17 quelle nulle. Matteo Renzi conferma nel nostro territorio l’alto consenso ottenuto nel voto dei circoli riservato ai soli iscritti. Tra gli elettori del Pd hanno espresso la loro preferenza per il neo segretario 4.314 elettori (72,5%). Andrea Orlando si ferma al 21,72% (1290 voti), mentre Michele Emiliano racimola 334 preferenze (il 5,62%). In città hanno votato in 2302 (validi 2293). Nel capoluogo, che fra un mese e mezzo andrà al voto, Renzi ottiene 1660 preferenze (72,4%), Orlando 511 (22,3%) ed Emiliano 122 (5,3%). A fronte di questi risultati vengono eletti 4 rappresentanti della mozione dell'ex premier (Roberto Reggi, Katia Tarasconi, Paola Gazzola e Marco Bergonzi) e uno per la mozione Orlando, ovvero il giovane Andrea Fossati. Rispetto alle Primarie 2013 i votanti si sono dimezzati. Sui 13.101 voti di allora Renzi portò a casa 8.516 preferenze (65,16%), mentre gli avversari Gianni Cuperlo e Pippo Civati si fermarono rispettivamente a 2.632 (20,14%) e 1922 (14,71%). Il segretario provinciale Loris Caragnano è però raggiante nel commentare i dati. Ci si aspettava, almeno dagli analisti e giornalisti nazionali, un'affluenza molto bassa rispetto al passato. Il Pd locale perciò accoglie con entusiasmo il dato piacentino. «Ringraziamo soprattutto i volontari - ha detto Caragnano - che si sono impegnati. È solo grazie a loro se riusciamo a fare le Primarie. Oggi è stata una grande giornata democrazia, una festa di partecipazione. Abbiamo allestito seggi in comuni dove non abbiamo nè circolo nè tesserati, e gli elettori sono comunque venuti. Cito San Giorgio e Bettola, ad esempio. Da questa giornata il Pd esce più forte anche a Piacenza, con una leadership autorevole. Non accettiamo lezioni di politica da nessuno: sfidiamo gli altri a mobilitare così tanta gente. Quando lo faranno potranno parlare alla pari con una forza come la nostra». Presente alla raccolta dei dati nella sede di via Roma anche Roberto Reggi, confermato nell’assemblea nazionale del Pd. «Qua, come mozione Renzi, siamo già stati i primi in Regione nei circoli. Dai primi dati pare che siamo davanti anche tra gli elettori rispetto alle altre province. Sottolineo il clima positivo nella campagna per la segreteria, in cui abbiamo dimenticato i veleni dei tempi scorsi. Chi dice che non saremmo riusciti a mobilitare le persone dimostra di non avere l’orecchio a terra». Soddisfatto per il dato del capoluogo, in vista dell’appuntamento elettorale delle Amministrative, anche il segretario cittadino Paolo Sckokai. Giulia Piroli, della mozione Orlando, confronta i dati di oggi con quelli del 2013: il confronto parla di un dimezzamento dei voti da non trascurare. «Abbiamo la metà dei votanti, a livello provinciale, rispetto alle ultime Primarie. Comunque stiamo parlando di un’alta affluenza rispetto alle previsioni. I numeri della mozione sono poco superiori alla mozione Cuperlo del 2013: era difficile immaginare un esito diverso, visto che sono usciti molti esponenti più vicini a noi rispetto ad allora. Molti elettori delusi da Renzi sono rimasti a casa. Noi della mozione Orlando cerchiamo di rafforzare il Pd in vista dei prossimi appuntamenti elettorali». Il voto di Piacenza rispecchia il trend dell'Emilia Romagna. Nella nostra regione (hanno votato 216mila persone) Renzi ha ottenuto il 74,04%, Orlando il 21,86% ed Emiliano il 4,04%. 

giovedì 20 aprile 2017

20/04/2017 - Presentate le liste del Pd piacentino per l'assemblea nazionale

Presso la Sede piacentina del Partito Democratico sono state presentate le liste dei candidati per l'Assemblea Nazionale (sotto potete leggere l'articolo di Libertà). Ricordiamo che il collegio di Piacenza prevede l'elezione di 5 membri con sistema proporzionale. 
Ecco i candidati dei 3 aspiranti segretari; per Matteo Renzi: 1)Roberto Reggi, 2)Paola Gazzolo, 3)Marco Bergonzi, 4)Katia Tarasconi, 5)Matteo Bergamaschi. Per Andrea Orlando: 1)Andrea Fossati, 2)Giulia Piroli, 3)Marcello Petrini, 4)Annalia Reggiani, 5)Stefano Cugini. Per Michele Emiliano: 1)Fabio Salotti.
Si voterà il 30 aprile dalle ore 8 alle 20 presso i seggi allestiti a Piacenza e Provincia. I sedicenni, i fuori sede e i cittadini stranieri dovranno preventivamente registrarsi entro il 27 aprile ore 12 sul sito: www.primariepd2017.it e portare la ricevuta al seggio insieme ad un documento di riconoscimento; per i cittadini italiani basta presentarsi al seggio muniti di documento d'identità. E' previsto un contributo spese di 2 euro. 


lunedì 10 aprile 2017

10/04/2017 - Pd Piacenza: chiusa la fase congressuale nei circoli

La Ministra Finocchiaro a Piacenza  il 7 aprile per sostenere la candidatura di Orlando 


Con la convenzione provinciale tenutasi il 5 aprile alla Circoscrizione 3 di via Martiri della Resistenza si è chiusa la fase congressuale riservata esclusivamente agli iscritti del Partito Democratico.

Si sono presentati alle varie assemblee organizzate del territorio in 706. Matteo Renzi ha ottenuto 527 preferenze (74,75 per cento), Andrea Orlando 158 voti (22,41%) e Michele Emiliano 20 (2,84%). In città sono stati 203 i votanti: Renzi ha raccolto 152 voti (quasi il 75%), Orlando 52 (19,7%) mentre Emiliano 11 voti (5,4%).

Ricordiamo che il 30 aprile si giocherà la partita delle primarie aperte a tutti i cittadini, compresi i sedicenni e i cittadini stranieri, queste ultime categorie previo registrazione al sito www.primariepd2017.it entro il 27 aprile. 

A breve aggiornamenti su orari e luoghi in cui si potrà votare nel piacentino.

E' attiva inoltre la pagina Facebook Piacenza per Orlando dove potrete trovare news e informazioni utili. 


venerdì 31 marzo 2017

31/03/2017 - La sfida del congresso. In campo i renziani e gli orlandiani piacentini.

Libertà dell'11 marzo ha pubblicato la notizia della costituzione dei comitati a sostegno di Matteo Renzi ed Andrea Orlando in vista delle primarie che si terranno il 30 aprile. L'articolo è visibile cliccando sull'immagine sottostante. 


giovedì 30 marzo 2017

30/03/2017 - Disponibile il materiale della Mozione Orlando


Disponibile il materiale della Mozione per Andrea Orlando Segretario. Nell'ordine ho caricato su Drive:

-Mozione Orlando definitiva (27 pagine)
-Sintesi Mozione Orlando (16 slide)
-Volantino in 10 punti
-Sintesi Mozione da leggere in convenzione (6 pagine)
-Vademecun per convenzioni provinciali

Buon congresso a tutti !!

mercoledì 8 marzo 2017

08/03/2017 - Nasce la mozione Orlando a Piacenza


Ecco l'articolo pubblicato su Libertà dell'8 marzo 2017. Cliccando sull'immagine è possibile ingrandirlo.


24/02/2017- Scissione duro colpo ma andiamo avanti

INTERVENTO POST ASSEMBLEA NAZIONALE PD – SCISSIONE DURO COLPO MA IL PD VA AVANTI, TORNIAMO A PARLARE DEI PROBLEMI DI TUTTI I GIORNI.

con Giulia Piroli, Roberto Reggi e Katia Tarasconi a Roma


Domenica con i piacentini Giulia Piroli, Katia Tarasconi e Roberto Reggi ho avuto la possibilità di assistere all'Assemblea Nazionale del Pd. L’Incontro è stato molto partecipato: più di 700 delegati presenti e parecchi amministratori hanno voluto vedere coi propri occhi quello che sarebbe potuto succedere di lì a poco; nell’aria si respirava un clima di preoccupazione ed ansia.
Dopo la relazione del segretario Matteo Renzi e la replica di Guglielmo Epifani, gli interventi successivi sono andati nella direzione di cercare di scongiurare lo strappo.
Fra questi Gianni Cuperlo ha citato il “chicken game”, la corsa suicida di “Gioventù bruciata”, dove il protagonista James Deen e il suo rivale si lanciano la “sfida senza pareggio” e con le loro macchine si dirigono a tutta velocità verso un dirupo. Vince chi esce dalla macchina per ultimo.
Una clip perfetta per testimoniare quanto sta accadendo e che il semplice iscritto/militante democratico fatica a capire.
Walter Veltroni, primo segretario del Pd nonché vittima delle guerre intestine del partito, è tornato a parlare chiedendo a tutti i dirigenti di fermarsi prima che possa avvenire una scissione. Perché separarsi, come è avvenuto fin troppe volte nella storia della sinistra italiana, ha fatto felici solo gli avversari.  
Tuttavia gli appelli susseguitisi durante l’arco della giornata non sono serviti a far rientrare la fronda ed ora occorre necessariamente prenderne atto iniziando una nuova storia con il Pd protagonista. Inutile cercare di attribuire colpe a questo o quell’altro, le conseguenze sono intuitive: se questo Partito è nato per unire le culture riformiste e un pezzo di sinistra viene persa per strada è un momento di grande dolore e amarezza, ma c’è anche chi vuole continuare a far sentire la sua voce all’interno del partito.
Soprattutto in una fase storica come questa con conseguenze devastanti dal punto di vista sociale, una fase storica che va portando più tecnologia ma contemporaneamente distrugge lavoro, bisognerà mettere in campo misure riguardanti la povertà e una strategia a lungo termine sull’inclusione sociale.
Noi inteso come comunità dovremmo discutere di ciò, guardare alle esperienze di altri Stati Europei e cercare soluzioni. Altrimenti sarà il trionfo di Grillo e del populismo di destra.  Avviamo al più presto un percorso che parli di come vorremmo l’Italia e come potremmo cambiarla nei prossimi 15-20 anni.


ANDREA FOSSATI