sabato 24 luglio 2021

15/07/2021 - Tutelare la dignità di Sindaci e Consiglieri Regionali

 

Nella foto il Sindaco Massimo Castelli

Troppe responsabilità a fronte, anche, di indennità nemmeno paragonabili a quelle dei Parlamentari. Fare il sindaco sta diventando «il mestiere più pericoloso del mondo» per usare un’espressione dell’avvocato Luigi Chiappero, difensore della sindaca di Torino Chiara Appendino, condannata a un anno e sei mesi per i fatti di Piazza San Carlo dello scorso 3 giugno 2017, il giorno della finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, quando il panico scatenato da una bomboletta spray urticante, costò la vita a due persone e numerosissimi feriti.

Recentemente, anche il sindaco di Cerignale Massimo Castelli a Roma sul palco di Piazza Santi Apostoli ha insistito sullo stesso punto: «Il sindaco di Fara San Martino è indagato per omicidio colposo perché una donna è morta colpita da un sasso su un sentiero nel suo territorio comunale». Qualcosa deve necessariamente cambiare, anche per evitare che i giovani si allontanino da quella bellissima esperienza umana che è la partecipazione alla vita pubblica del proprio territorio, nella veste di primo cittadino. Soprattutto nelle zone periferiche, dove la smobilitazione dello Stato è in atto da anni.

La soluzione, in realtà, ci sarebbe anche: è stata presentata da Anci al Presidente Mario Draghi una proposta di legge per sgravare le responsabilità dei sindaci. Questo è un 'mestiere' che sa regalare emozioni uniche ma che purtroppo ogni giorno li espone anche a rischi che potrebbero segnare profondamente non solo la vita amministrativa ma anche quella personale e familiare.

Non solo sindaci. Anche fare il consigliere comunale è un’esperienza di vita che va stimolata, tant’è che esistono anche i consigli comunali dei ragazzi per avvicinare i più giovani alla vita politica del proprio territorio. Palestre di cittadinanza e di vita che forgeranno, si spera, una futura classe dirigente in grado di tenere alto l’onore di rappresentare i propri cittadini.

Ecco, esattamente il contrario di quanto fatto da Vittorio Feltri, che, intervistato sulla nomina di capolista di Fratelli d’Italia per le Comunali di Milano, ha dichiarato: «Fare il consigliere non è un impegno. Vai in Consiglio una volta la settimana, dici le tue cazzate e magari riesci pure a imporre qualcosa. Così posso continuare a fare il mio lavoro a Libero. E non mi monto la testa come fa chi non ce l’ha». Cattivi maestri per il mestiere più bello del mondo.

Andrea Fossati

pubblicato da libertà 15/07/2021