giovedì 29 novembre 2012

29/11/2012 - Idv, trasformiamo la crisi in opportunità


Intervento pubblicato da Libertà il 28/11/2012

Quella di Idv è stata per molti giovani la prima tessera di partito messa in tasca. Orgogliosamente.

Negli anni di Governo Berlusconi l’azione politica d’opposizione messa in campo dal Presidente Antonio Di Pietro ha rappresentato una grande speranza per combattere le ingiustizie che venivano perpetrate al Paese, catalizzando intorno a sé consensi ed  interesse.

Tanti militanti non si sono mai risparmiati nelle attività di promozione della linea politica nazionale: banchetti, volantinaggi, preparazione d’iniziative pubbliche sui territori erano attività all’ordine del giorno; l’entusiasmo rappresentava il collante che ci teneva uniti per marciare verso l’obiettivo.

Nella fase di crescita il partito è entrato nelle Istituzioni, nei Consigli e nelle Giunta di numerosi Comuni Italiani, rappresentato tutt’ora da centinaia di cittadini prestati alla politica.

Di Pietro ha pertanto svolto un egregio lavoro, con generosità e disponibilità. Ha “battagliato” contro numerose leggi vergogna (Lodo Alfano, Legittimo impedimento…), per la verità nella trattativa Stato-mafia, per contrastare la corruzione, plasmando man mano quel bellissimo strumento che è l’Idv. Certo, di errori ne sono stati fatti tanti, a partire dalla scelta della classe dirigente, tuttavia quest’avventura non merita di finire così, con abbandoni a raffica e crollo dei consensi. Non lo merita Di Pietro, per storia personale e impegno instancabile che lo stesso leader ha profuso nel partito.

Localmente ho potuto leggera la lettera di Samuele Raggi, Consigliere Comunale Idv, che contiene concetti tanto condivisibili quanto veritieri in risposta al fondo di Pierluigi Magnaschi, ma cade nel solito errore: la mancanza d’autocritica che un gruppo dirigente dovrebbe fare prima d’assolversi da sé. A partire dalla maggiore condivisione e collegialità che servirebbero nelle scelte al fine di valorizzare la militanza, per farla sentire parte integrante del progetto; al fine di costruire una linea politica a livello locale.

Idv potrà quindi continuare a vivere se saprà andare nella direzione della coerenza e credibilità, riscrivendo le regole interne del confronto democratico a partire – prendo in prestito le parole del Coord. Nazionale Idv Rudi Russo – dalla democrazia interna dei partiti, esprimendo dirigenti in grado di portare avanti questi architrave. 

Capiamolo. Riorganizziamoci. Trasformiamo la crisi che ci attanaglia in opportunità per portare una ventata di aria fresca.

Andrea Fossati - Italia dei Valori

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