sabato 19 ottobre 2013

19/10/2013 - Grazie ai “Testimoni dell’antimafia sociale”



Nei giorni scorsi si è tenuto alla Fondazione di Piacenza e Vigevano un incontro pubblico promosso da “100 x 100 in Movimento” con Salvatore Borsellino e numerosi protagonisti della lotta al fenomeno mafioso: Pino Maniaci, direttore della tv Telejato con sede a Partinico; IMD, già poliziotto della Catturandi di Palermo;  Massimiliano Perna e Alessandro Gallo di “Caracò”, casa editrice abile a sfruttare le potenzialità della rete come scelta rispetto alla distribuzione tradizionale; Salvo Ognibene di “Diecieventicinque”, magazine che ha le sue radici a Bologna, nato con l’intento di dare il più possibile una panoramica precisa su ciò che avviene nella nostra Regione in ambito sociale, politico e volto a contrastare la criminalità organizzata.
Tanti personaggi , “testimoni dell’antimafia sociale”, con altrettante storie legate fra loro da un unico comun denominatore: quello dell’impegno incessante nel portare avanti valori di giustizia e legalità. Sarebbe soggettivo raccontare com’è andata la serata,  le emozioni  che la stessa ha trasmesso e che i presenti si porteranno dentro come insegnamento futuro.
Tuttavia è significativo portare ad esempio la storia di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, impegnato anima e corpo nel tramandare la memoria del fratello. Da anni in giro per l’Italia, fra incontri nelle scuole e convegni, Salvatore è diventato il catalizzatore di tutti coloro intenti a cercare la verità sui terribili fatti che celebrarono la fine della “Prima Repubblica”.
Una grande speranza di cambiamento la sua riposta soprattutto nei giovani, capaci di dargli la forza per continuare a combattere e a vivere in questo Paese. La sua rabbia al grido di “Resistenza” , detta sollevando con la mano destra un’Agenda Rossa (a simboleggiare quella trafugata dalla borsa del fratello Paolo in via D’Amelio subito dopo l’attentato) risuona come un appello nelle orecchie di tutti coloro che ancor’oggi con testardaggine proseguono nella lotta. 

Andrea Fossati