Di seguito i risultati provinciali delle primarie per la segreteria del Partito Democratico. Vittoria netta di Matteo Renzi a Piacenza pur se sotto la media nazionale. Per Pippo Civati buona affermazione soprattutto nel Nord Italia, dove è arrivato secondo quasi ovunque. Ora il compito sarà quello di dar fede alle promesse fatte nelle mozione facendo sentire la nostra voce all'interno del partito e degli organismi competenti.
venerdì 20 dicembre 2013
sabato 7 dicembre 2013
05/12/2013 - Presentata la lista Civati per l'assemblea nazionale: "Con Pippo stop alle larghe intese"
da piacenzasera.it
Presentazione
per la lista che sostiene la mozione Giuseppe Civati alle primarie del PD.
"Civati - spiega Andrea Fossati - ha sempre detto "No alle larghe
intese", ha sempre affermato che, dopo la riforma elettorale, si dovrebbe
subito ritornare al voto". Tra gli altri punti, trattati da Fossati, la
volontà di recuperare l’elettorato di sinistra (magari passato al Movimento 5
stelle), facendo fronte comune con Sel. "Tornare ad un Pd - ha spiegato -
che dice quello che fa e fa ciò che dice"
Paolo Prandini: "Non si puó costruire un partito credibile se i 101 (i franchi tiratori che hanno bocciato la candidatura di Romano Prodi a Presidente della Repubblica ndr) rimangono nell’ombra. É una ferita che, per noi civatiani, é ancora aperta". Dopo di lui Daniele Bosoni, capolista della lista Civati: "La partecipazione dal basso é la carta vincente della proposta di Civati: parla di un partito non chiuso in se stesso ma aperto alla gente e agli iscritti, presente sul territorio. Su questi punti si basa l’idea di rinnovamento che é differente da quella di rottamazione".
"Io sono un’insegnante - ha aggiunto Paola Beltrani, assessore alle politiche giovanili del Comune di Piacenza - la mozione Civati parla di piú fondi all’istruzione: alle scuole e agli enti locali, infatti, non arrivano abbastanza fondi per farle funzionare al meglio. Prendendo spunto dalle scuole dell’Unione Europea si propone tempo pieno ovunque e la stabilità dei team di insegnanti". Beltrani ha parlato anche dell’impegno di Civati nei confronti dei giovani, delle politiche del lavoro, di salario minimo garantito e di riduzione delle tasse sui redditi da lavoro. Ancora, di legalità: "la mozione Civati - ha detto - propone la "white list" per gli appalti pubblici". "Mi auguro - ha concluso - che tanti cittadini vadano a votare domenica e mi auguro che votino Civati".
"Siamo consapevoli - conclude Rita Piva - che domenica non vincerà il migliore, vincerà il piú forte. Mi preoccupa il metodo, il salviamo il salvabile. Questo Paese ha bisogno di cambiare gli ordini del giorno, le priorità. Bisogna fare la politica degli ultimi, per questo sto con Civati".
LISTA CIVATI:
Daniele Bosoni (capolista)
Paola Beltrani,
Paolo Prandini,
Rita Piva
Andrea Fossati
Paolo Prandini: "Non si puó costruire un partito credibile se i 101 (i franchi tiratori che hanno bocciato la candidatura di Romano Prodi a Presidente della Repubblica ndr) rimangono nell’ombra. É una ferita che, per noi civatiani, é ancora aperta". Dopo di lui Daniele Bosoni, capolista della lista Civati: "La partecipazione dal basso é la carta vincente della proposta di Civati: parla di un partito non chiuso in se stesso ma aperto alla gente e agli iscritti, presente sul territorio. Su questi punti si basa l’idea di rinnovamento che é differente da quella di rottamazione".
"Io sono un’insegnante - ha aggiunto Paola Beltrani, assessore alle politiche giovanili del Comune di Piacenza - la mozione Civati parla di piú fondi all’istruzione: alle scuole e agli enti locali, infatti, non arrivano abbastanza fondi per farle funzionare al meglio. Prendendo spunto dalle scuole dell’Unione Europea si propone tempo pieno ovunque e la stabilità dei team di insegnanti". Beltrani ha parlato anche dell’impegno di Civati nei confronti dei giovani, delle politiche del lavoro, di salario minimo garantito e di riduzione delle tasse sui redditi da lavoro. Ancora, di legalità: "la mozione Civati - ha detto - propone la "white list" per gli appalti pubblici". "Mi auguro - ha concluso - che tanti cittadini vadano a votare domenica e mi auguro che votino Civati".
"Siamo consapevoli - conclude Rita Piva - che domenica non vincerà il migliore, vincerà il piú forte. Mi preoccupa il metodo, il salviamo il salvabile. Questo Paese ha bisogno di cambiare gli ordini del giorno, le priorità. Bisogna fare la politica degli ultimi, per questo sto con Civati".
LISTA CIVATI:
Daniele Bosoni (capolista)
Paola Beltrani,
Paolo Prandini,
Rita Piva
Andrea Fossati
domenica 24 novembre 2013
23/11/2013 - Si costituisce il comitato "Piacenza per Civati"
By Andrea Fossati 12:26
Beltrani, Castelli, Cementirossi, circoli, Civati, comitato, Fossati, pd Piacenza, Prandini No comments
da Libertà del 23-11-2013
Il coordinamento provinciale "Piacenza per Civati" si apre alla città. E
invita tutti i piacentini all'incontro, in programma lunedì 25 alle 21
nella sede del Pd, sul tema "Lo sviluppo sostenibile per uscire dalla
crisi": l'evento vedrà partecipare l'assessore della Provincia di Reggio
Emilia Mirko Tutino e il capogruppo del Pd di Parma Nicola Dall'Olio e
si focalizzerà sui temi della riqualificazione energetica, del dissesto
idrogeologico passando per la qualità dell'aria e la ripubblicizzazione
del servizio idrico.
Ad annunciarlo, ieri mattina nella sede del Pd, sono stati proprio i rappresentanti del coordinamento provinciale Andrea Tagliaferri, Andrea Fossati, Massimo Castelli, Paola Beltrani, Paolo Prandini e Daniele Bosoni: «Terminata la fase di consultazione fra gli iscritti del partito, crediamo sia arrivato il momento di aprirci alla società e di coinvolgere il futuro elettorato» ha spiegato Tagliaferri, «per questo abbiamo organizzato l'incontro del 25: l'idea è quella di focalizzarci sul tema dello sviluppo sostenibile prendendo in esame questioni locali come quella della Cementirossi e nazionali come quelle relative al dissesto idrogeologico. Pippo Civati è l'unico candidato che mette al centro l'obiettivo dello sviluppo sostenibile del Paese, parlando di riqualificare ciò che già c'è ed evitando così il consumo di suolo».
«Fra i macro-temi affrontati nel corso della serata ci saranno non solamente gli effetti dell'impermeabilizzazione, dei cambiamenti climatici, della manutenzione del territorio e del dissesto in area montana, ma anche quelli relativi al ruolo dei circoli, a cui si vorrebbe dare maggiore potere» gli ha fatto eco Fossati, «l'obiettivo è di far tornare questo partito a essere davvero riformista». Dello stesso avviso anche Castelli, che ha aggiunto: «È necessaria una rivoluzione: bisogna abbandonare i conservatorismi e recuperare la nostra base elettorale. Basta con un partito di pantofolai e radical-chic poco attento al disagio della società». «Vogliamo un partito che torni nelle fabbriche, nei mercati e solo Civati può garantirci questo: è un po' il Renzi di sinistra che garantisce una ventata innovativa» gli ha fatto eco Prandini, mentre Bosoni ha evidenziato come «il potenziale elettorato sia da recuperare ma contiamo comunque di ottenere un risultato importante alle primarie». «Di Civati condivido l'apertura alla cittadinanza e la partecipazione» ha concluso Beltrani, «perchè essere a contatto con i cittadini è ormai una necessità».
Betty Paraboschi
Ad annunciarlo, ieri mattina nella sede del Pd, sono stati proprio i rappresentanti del coordinamento provinciale Andrea Tagliaferri, Andrea Fossati, Massimo Castelli, Paola Beltrani, Paolo Prandini e Daniele Bosoni: «Terminata la fase di consultazione fra gli iscritti del partito, crediamo sia arrivato il momento di aprirci alla società e di coinvolgere il futuro elettorato» ha spiegato Tagliaferri, «per questo abbiamo organizzato l'incontro del 25: l'idea è quella di focalizzarci sul tema dello sviluppo sostenibile prendendo in esame questioni locali come quella della Cementirossi e nazionali come quelle relative al dissesto idrogeologico. Pippo Civati è l'unico candidato che mette al centro l'obiettivo dello sviluppo sostenibile del Paese, parlando di riqualificare ciò che già c'è ed evitando così il consumo di suolo».
«Fra i macro-temi affrontati nel corso della serata ci saranno non solamente gli effetti dell'impermeabilizzazione, dei cambiamenti climatici, della manutenzione del territorio e del dissesto in area montana, ma anche quelli relativi al ruolo dei circoli, a cui si vorrebbe dare maggiore potere» gli ha fatto eco Fossati, «l'obiettivo è di far tornare questo partito a essere davvero riformista». Dello stesso avviso anche Castelli, che ha aggiunto: «È necessaria una rivoluzione: bisogna abbandonare i conservatorismi e recuperare la nostra base elettorale. Basta con un partito di pantofolai e radical-chic poco attento al disagio della società». «Vogliamo un partito che torni nelle fabbriche, nei mercati e solo Civati può garantirci questo: è un po' il Renzi di sinistra che garantisce una ventata innovativa» gli ha fatto eco Prandini, mentre Bosoni ha evidenziato come «il potenziale elettorato sia da recuperare ma contiamo comunque di ottenere un risultato importante alle primarie». «Di Civati condivido l'apertura alla cittadinanza e la partecipazione» ha concluso Beltrani, «perchè essere a contatto con i cittadini è ormai una necessità».
Betty Paraboschi
22/11/2013 - L'alternativa possibile di Pippo Civati
di ANDREA FOSSATI *
Terminate le consultazioni fra gli iscritti, sono
stati scelti i tre candidati che si contenderanno la segreteria del
Partito democratico alle Primarie dell'8 dicembre: Matteo Renzi, Gianni
Cuperlo e Pippo Civati. In quella data le votazioni saranno aperte a
tutti i cittadini che si riconoscono nel progetto riformista del
centrosinistra, pertanto ogni comitato porterà contributi d'idee e
proposte politiche utili per la scelta finale.
Con riferimento a
Civati, nella nostra provincia ha ottenuto un risultato soddisfacente,
di poco superiore al 10% e in linea con la media nazionale. Tuttavia è
utile ricordare che i votanti delle "primariette" in tutta Italia sono
stati circa 300.000, non paragonabili ai 3 milioni che votarono quando
Bersani divenne segretario o agli 8 milioni che scelsero il Pd alle
ultime politiche.
Diciamo pure che ora "si apre un'altra partita", non più esclusivamente nei circoli ma nelle piazze di tutta Italia.
E
allora, entrando nel merito, perché scegliere Pippo Civati? Per chi lo
ha già fatto una decisione meditata, ragionata nel tempo, ma convinta.
In altre parole dalle passioni forti (come l'ha definita il senatore
Tocci presentando la mozione sabato u. s. a Piacenza). Che è quanto di
più bello ci possa essere. Vuoi per l'entusiasmo che Civati sa
trasmettere ai giovani, vuoi per la sua capacità di portare avanti
scelte coraggiose su temi troppo spesso usati in maniera
propagandistica, mettendo al primo posto del suo programma più giustizia
sociale, più diritti, usando inoltre parole chiave come possibilità e
opportunità.
"Dalla delusione alla speranza" s'intitola il manifesto
politico redatto all'insegna del "noi"; delusione che per molti si è
trasformata in rassegnazione e in frustrazione proprio per l'incapacità
di incidere fattivamente nelle scelte di vita quotidiana. L'invito è
quindi a non adeguarsi ma a lottare per:
- un'alternativa che preveda
lo stop alle larghe intese, dannose perché la gran parte delle
decisioni sono state subite dal Pd; una rincorsa al centro o a destra
che ha deluso gran parte dell'elettorato (già provato dal precedente
Esecutivo Monti) per cui questo governo avrebbe dovuto stare in piedi
solo per modificare la legge elettorale e poco altro;
-
un'alternativa che preveda un'opera di moralizzazione della politica in
cui i parlamentari rinuncino a parte del loro stipendio per devolverlo
ai territori; oppure, ancora, non avere tentennamenti su un caso come
quello della Cancellieri, che si sarebbe già dovuta dimettere per
l'inopportunità politica dei suoi comportamenti, giusto per fare un paio
d'esempi;
- un'alternativa che preveda di sostenere lavoro e
famiglia con provvedimenti da prendere in chiave universalistica:
reddito minimo garantito e ammortizzatori per i disoccupati, limitati
nel tempo e dedicati solo a chi cerca fattivamente lavoro;
-
un'alternativa che preveda provvedimenti per contrastare piaghe come
corruzione, evasione, lotta alla criminalità organizzata, cominciando da
scelte prettamente politiche;
- un'alternativa che preveda un Pd
delle possibilità e opportunità volto a riprendersi la scena, proponendo
idee, coinvolgendo tutti nelle decisioni che contano, all'insegna delle
"molte persone davanti e nessuna indietro". Riscoprire il gusto di
cambiare le cose e impedire così che la gente guardi al Pd come fosse un
vecchio partito conservatore;
Queste per sommi capi sono le proposte della mozione consultabili per esteso su www. civati. it/temi.
Concludendo,
la proposta politica di Pippo Civati vuole essere un grande progetto di
rivoluzione culturale, attento all'istanza di cambiamento e al contempo
alla valorizzazione delle competenze. Cercando di ritrovare quella
sostanza perduta.
* comitato a sostegno
della candidatura di Pippo Civati
a segretario nazionale del Pd
sabato 19 ottobre 2013
19/10/2013 - Grazie ai “Testimoni dell’antimafia sociale”
By Andrea Fossati 14:19
100 x 100, Borsellino, Fondazione, Giulio Cavalli, IMD, Lambri, mafia, Stato No comments
Nei giorni scorsi si è tenuto
alla Fondazione di Piacenza e Vigevano un incontro pubblico promosso da “100 x
100 in Movimento” con Salvatore Borsellino e numerosi protagonisti della lotta
al fenomeno mafioso: Pino Maniaci, direttore della tv Telejato con sede a
Partinico; IMD, già poliziotto della Catturandi di Palermo; Massimiliano Perna e Alessandro Gallo di
“Caracò”, casa editrice abile a sfruttare le potenzialità della rete come
scelta rispetto alla distribuzione tradizionale; Salvo Ognibene di
“Diecieventicinque”, magazine che ha le sue radici a Bologna, nato con
l’intento di dare il più possibile una panoramica precisa su ciò che avviene
nella nostra Regione in ambito sociale, politico e volto a contrastare la
criminalità organizzata.
Tanti personaggi , “testimoni
dell’antimafia sociale”, con altrettante storie legate fra loro da un unico
comun denominatore: quello dell’impegno incessante nel portare avanti valori di
giustizia e legalità. Sarebbe soggettivo raccontare com’è andata la serata, le emozioni
che la stessa ha trasmesso e che i presenti si porteranno dentro come
insegnamento futuro.
Tuttavia è significativo portare
ad esempio la storia di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, impegnato
anima e corpo nel tramandare la memoria del fratello. Da anni in giro per
l’Italia, fra incontri nelle scuole e convegni, Salvatore è diventato il
catalizzatore di tutti coloro intenti a cercare la verità sui terribili fatti
che celebrarono la fine della “Prima Repubblica”.
Una grande speranza di
cambiamento la sua riposta soprattutto nei giovani, capaci di dargli la forza
per continuare a combattere e a vivere in questo Paese. La sua rabbia al grido
di “Resistenza” , detta sollevando con la mano destra un’Agenda Rossa (a
simboleggiare quella trafugata dalla borsa del fratello Paolo in via D’Amelio
subito dopo l’attentato) risuona come un appello nelle orecchie di tutti coloro
che ancor’oggi con testardaggine proseguono nella lotta.
Andrea Fossati
domenica 31 marzo 2013
28/03/2013 - La Retitudine 11: analisi, spunti e riflessioni su M5S, PD e due parole su Ingroia
By Andrea Fossati 09:40
Bersani, Dean, Grillo, Ingroia, La Rete 2018, M5s, Orlando, Pd, Rinaldi No comments
Sabato
e domenica scorsi si è tenuto ad Acquasparta (TR) uno dei periodici incontri de
LA RETE 2018, associazione nata grazie alla volontà del Sindaco di Palermo Leoluca
Orlando, già fondatore nel 1991 del “Movimento per la democrazia – La Rete”,
con finalità ben precise: “lievito culturale” e “sintesi politica”, senza il
livello di rappresentanza istituzionale, dove l’ascolto e la partecipazione
sono la vera rivoluzione. (i contributi de LA RETE 2018 possono
essere consultati sul sito: www.laretitudine.net
)
L’occasione
è stata utile per esaminare il quadro politico dopo le elezioni di fine
febbraio, con particolare riferimento al risultato del M5S e al conseguente
atteggiamento di responsabilità del PD, manifestatosi già con gli 8 punti
programmatici lanciati da Bersani e
successivamente con la candidature a Presidenti di Camera e Senato di Laura
Boldrini e Piero Grasso, accantonando scelte squisitamente partitiche ventilate
prima delle elezioni.
Un
cambio di linea apprezzabile che può riaprire il dialogo con i cittadini, le
associazioni e i movimenti; con chi in altre parole si dice oggi scontento
della politica. Naturalmente il suddetto modus operandi deve rappresentare un
punto di partenza, da cogliere come opportunità per costruire una visione
politica d’insieme mancata fino ad oggi (e mancata totalmente in questa Seconda
Repubblica).
La
domanda di cambiamento che chiedono i cittadini deve partire proprio dai
partiti, che in crisi di consenso e credibilità (il Pdl ha perso più di 6
milioni di voti rispetto al 2008, il Pd circa 4) hanno l’obbligo di riformarsi
con una legge del “metodo democratico” che garantisca selezione fin dal basso,
maggiore partecipazione, dando così piena attuazione all’articolo 49 della
Costituzione Repubblicana. Altre semplici proposte sono l’abolizione del
finanziamento pubblico ai partiti e il cambio delle legge elettorale per ridare
in mano ai cittadini la possibilità di scegliere i propri rappresentanti.
Dai
partiti occorre altresì una stagione di netta discontinuità ed il M5S può fungere in tal senso da grimaldello per
l’attuazione di provvedimenti da troppo tempo rimasti nei cassetti: lotta
ai conflitti d’interesse, all’evasione,
alla corruzione, alle mafie. Vi è quindi un’esortazione al movimento di Grillo
affinché ponga le sue condizioni per far nascere un Governo.
Questa situazione di stallo in conclusione dev’essere
un’opportunità per trovare le soluzioni mirate ad uscire dalla crisi economica,
sociale, istituzionale che viviamo.
Agli
incontri del LA RETE 2018 hanno partecipato molti iscritti ed esponenti
dell’Idv, quali l’europarlamentare Niccolò Rinaldi, lo stesso Orlando oltre ad
Antonio Ingroia, candidato premier di Rivoluzione Civile.
Insieme
a loro si sono potute analizzare le criticità del progetto politico di RC, più
con riferimento al metodo (unione di sigle troppo distanti ideologicamente fra
loro) ed ai tempi piuttosto che alla proposta politica vera e propria.
Due
parole le volevo spendere su Antonio Ingroia al quale va dato onore e merito di
essersi buttato anima e corpo in quest’avventura politica. E soprattutto di averci messo la faccia,
tenendo la schiena dritta, con la consapevolezza di aver lottato per delle cause giuste.
Se
sbagli ma sei un uomo libero puoi ammettere l’errore e ricominciare daccapo.
In Italia l’attuazione di queste parole rimane molto
difficile, d’altronde viviamo in un Paese fondato sul ricatto, sul compromesso,
dove vale il vecchio adagio “scherza coi fanti ma lascia stare i santi”. A lui
pertanto va sincera gratitudine con l’auspicio che la sua figura possa essere
valorizzata come merita.
ANDREA
FOSSATI
giovedì 14 marzo 2013
13/03/2013 - Nomina Ghirardelli in Provincia, ennesima occasione persa dalla maggioranza
Non v’è dubbio alcuno sulle
capacità e sulle competenze di Manuel Ghirardelli, nominato dal Presidente
della Provincia Assessore all’Agricoltura in sostituzione del collega di
partito Filippo Pozzi.
Quel che risulta difficile comprendere è come mai, ad un
anno scarso dalla scadenza del mandato elettorale, con la concreta possibilità
di non andare più al voto per eleggere il nuovo Consiglio, si debba assistere a
spettacoli come quelli offerti nell’ultima settimana dalla Lega bramosa
d’occupare una poltrona rimasta vuota.
Diverso sarebbe stato se fossimo
stati ad inizio o a metà legislatura, con un programma tutto da completare e la
legittima pretesa del Presidente di avere una persona di riferimento per
portarlo a termine; ma oggi, considerato altresì il contesto di crisi politica,
istituzionale e morale che viviamo, un atteggiamento simile com’altro può
essere definito se non mera occupazione di un posto vacante ?!.
Pensare quanto ne avrebbe
guadagnato l’attuale maggioranza se, a
fronte delle dimissioni di Pozzi, fosse uscita una linea concorde nel
proseguire fino al termine del mandato con 7 Assessori, risparmiando sì qualche
decina di migliaia di euro, sempre utili data l’attuale crisi, ma soprattutto
dando il buon esempio, il segnale che è possibile andare oltre queste logiche.
Invece no, ed anzi il Presidente
Trespidi, con la motivazione di voler avere a disposizione per la delega
all’Agricoltura una figura d’esperienza a tempo pieno, sceglie per la stessa
chi è già Sindaco di Ziano e nel Cda di un’importante azienda come Oto Melara
(seppur, come riferiscono i vertici del Carroccio, il mandato sia prossimo alla
scadenza). Il contrario di ogni logica.
Dopo aver assistito pochi mesi fa
alla farsa del referendum per portare Piacenza in Lombardia con successivo
dietro-front, questo è l’ennesimo pasticcio in salsa Pdl-Lega.
Andrea Fossati
domenica 27 gennaio 2013
16/01/2013 - La mia lettera al Presidente Di Pietro
Al Presidente Antonio Di Pietro
All’organizzazione nazionale On. Rota e On. Messina
Al
coordinatore regionale On. Silvana Mura
Al
coordinatore provinciale Assessore Regionale Sabrina Freda
e
p.c. Al coordinamento regionale giovani Emilia-Romagna
Al coordinamento provinciale Idv Piacenza
Oggetto: DIMISSIONI COORDINATORE PROVINCIALE GIOVANI IDV PIACENZA E MEMBRO DEL COORDINAMENTO PROVINCIALE
Con
la presente sono a rassegnare le dimissioni da coordinatore provinciale giovani
Idv della provincia di Piacenza e contestualmente da membro del coordinamento
provinciale.
Una
decisione sofferta, non improvvisa, che vado a compiere per senso di
responsabilità, ringraziando in premessa coloro che mi hanno manifestato stima
e apprezzamento per il lavoro di questi anni, sia dopo il primo che durante
questo secondo mandato.
Insieme
a Voi, infatti, ho combattuto con passione tante battaglie politiche, a
cominciare dalle raccolte firme per promuovere i referendum: dai quesiti contro
il lodo Alfano fino a quelli per il superamento del “Porcellum”.
Ma
non solo, Idv è stata in questi anni la casa dell’opposizione di Resistenza. Un
movimento post-ideologico, composto da persone di diversa provenienza, identità
e parzialità che si sono fatte carico di difendere la legalità costituzionale,
essendo gli intransigenti per eccellenza
a Berlusconi e al berlusconismo.
In
questa fase tanti sono stati i momenti positivi e altrettanti i negativi,
facendomi provare ora innumerevoli sensazioni. Ho criticato altresì la
segreteria locale perché ritengo ineludibili alcune Sue responsabilità dal
punto di vista politico, dal mantenimento del doppio incarico, politico e
amministrativo, fino alle modalità di coinvolgimento del coordinamento. Ma l’ho
fatto, ci tengo a precisarlo, senza nessun astio o risentimento, soltanto
ritengo siano state compiute decisioni sbagliate e affrettate (in testa
l’uscita a freddo dalla maggioranza nel
comune di Piacenza), per cui nessuna replica a chi ha detto che “so
coordinare a malapena me stesso” con in testa il consigliere comunale Samuele
Raggi ed una parte del gruppo giovani Idv; anzi
dico a Voi ragazzi che porto dentro il mio animo tanta consapevolezza e
serenità. Mai mi sono permesso di attaccarVi dal punto di vista personale e mai
lo farò.
L’importanza
è riconoscere che ciò che ne deriva da parte mia è giunto a maturazione.
Probabilmente oggi una riorganizzazione di Idv, come auspicavo non tanto io,
prima dell’Assemblea del 15/12 u.s., ma figure autorevoli come il Portavoce
Nazionale Orlando e il Capogruppo al Senato Belisario, non è più sufficiente.
Tuttavia
rilevo altresì che non è certo questo il momento di decidere se la mia linea
sia giusta o sbagliata.
Arrivati
ad una fase cruciale ho deciso pertanto di compiere la suddetta scelta e di rimettere
il mandato di coordinatore giovani alla segreteria provinciale e regionale in
maniera irrevocabile, ripeto senza alcun rimorso, ma da intendersi come atto
d’amore verso il partito a cui ho aderito tanti anni fa, rivendicando soltanto
il diritto di dissentire e farlo nelle maniere opportune.
Auguro
a tutti voi una buona prosecuzione del nostro impegno politico.
Piacenza, 14 gennaio 2013
Cordialmente,
Andrea Fossati