venerdì 16 giugno 2017

16/06/2017 - ALCUNI MOTIVI PER SCEGLIERE PAOLO RIZZI AL BALLOTTAGGIO



Dopo aver spulciato la rassegna stampa di questi ultimi giorni ve ne propongo stralci con una serie di ragioni che, a parere di chi scrive, rendono nettamente preferibile Paolo Rizzi a Patrizia Barbieri.


ALLEANZE
Libertà di martedì 13 giugno, intervista a Paolo Rizzi, pag. 5
"Vorrei che il centrosinistra tornasse ad essere compatto.....io amo che ci siano pluralità di visioni in un'ottica chiara, comune (riferimento a Ponzini e Rabuffi sui temi del sociale, ambiente e partecipazione). E poi ci sono pezzi del mondo moderato che ha votato Trespidi che a mio avviso sono vicini a noi sui temi dell'educazione, degli anziani, della cura della persona e dell'urbanistica".

La Barbieri invece non ha un progetto di città, ha dietro di se partiti col i loro slogan, a partire dalla lega che propone solo la logica della paura, della critica a tutto e a tutti. Paolo non ragiona così, vuole costruire e non distruggere.
Inoltre se la candidata di Lega, FI e FDI sceglie di non apparentarsi con nessuno e chiede il voto ai cittadini è perché non trova convergenze necessarie per farlo con nessun altro candidato a Sindaco.


TEMI CALDI
Libertà di martedì 13 giugno, intervista a Paolo Rizzi, pag. 5
Sui primi cento giorni Rizzi promette di occuparsi di decoro urbano, pulizia "...partiamo dalle piccole cose e con un'attenzione maggiore al cittadino, penso ad uno sportello permanente come quello per le imprese". Inoltre si studierà un "piano di mobilità sostenibile" con interventi mirati. 

Sulla vision di città "dobbiamo attirare di più sia ricercatori che progetti europei, bisogna partecipare a bandi, avere persone competenti che li affrontino con la consapevolezza che ne fai 10 e ne vinci 1, sapendo che i grandi progetti di questa città li dobbiamo fare con finanziamenti esterni: ministeriali o regionali o europei.

Sulla sicurezza "bisogna andare avanti sul controllo, la prevenzione e la repressione delle sacche di criminalità, degrado e abusivismo; con il Decreto Minniti il Sindaco ha nuovi compiti sul fronte della sicurezza e quindi ha più potere di allontanare persone, evitare bivacchi. Dall'altro lato la sicurezza non si raggiunge con la militarizzazione: deve esserci un clima sociale di accoglienza e di partecipazione, deve essere bello stare a Piacenza. Perché una buona vivibilità inibisce certi atti e situazioni. Ad esempio è giusto presidiare i Giardini Margherita con le forze dell'ordine e con telecamere che funzionano (noi le raddoppieremo) ma serve che gli stessi Giardini siano vissuti con eventi, iniziative, con la nostra gente.


LE RIFLESSIONI DI GIANNI D'AMO
Libertà di giovedì 15 giugno propone alcune riflessioni di Gianni D'Amo sulla necessitò di "..rilanciare un tavolo di tutto il centrosinistra piacentino che ha governato la città negli ultimi anni".
Allora, "pur prendendo per buone tutte le polemiche sul Pd e su Rizzi candidato", prosegue l'esponente di Cittàcomune, "non si può fare finta che al ballottaggio non si sia davanti alla scelta se votare Barbieri e lo schieramento che la sostiene o Rizzi e lo schieramento che lo sostiene".
"Io invito il campo del csx a considerare che tutta questa parte della città va tenuta insieme, chi non lo fa sbaglia perché ci sono valori di fondo che la differenziano dal resto, in giro si sentono discorsi di pancia che fanno un po' paura".
Un tavolo della sinistra per arginare la "mucca nel corridoio" - Blog
Di tutto ciò D’Amo ne discuterà proprio con Paolo Dosi e Francesco Cacciatore, riuniti in una discussione pubblica aperta a tutti il 16 giugno alle 18 alla cooperativa La Magnana.



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