Dopo aver analizzato i risultati del primo turno abbiamo già scritto di come la Lega Nord stia egemonizzando quello che un tempo si chiamava centrodestra.
Se sarà Patrizia Barbieri a diventare Sindaco di Piacenza con il loro 12,91% i leghisti potranno contare su una pattuglia di 8 consiglieri comunali su 20, contro i 5 di FI, i 5 di Fratelli d'Italia e i 2 della civica Prima Piacenza.
Certo, se si è arrivati ad un risultato simile vuol dire che gli errori del PD ci sono stati, inutile nascondersi dietro un dito. Però sappiamo bene come funziona la politica salviniana: prendere problemi particolarmente sentiti per terrorizzare la gente ed ergersi a sola ancora di salvezza della società. La paura – per tanti aspetti assolutamente comprensibile – e ancor più la strumentalizzazione che di questa paura viene fatta, in modo da alimentarla, ingigantirla, per far sì che i cittadini abbandonino quei sentimenti che costituiscono, invece, il vero collante di una comunità: la solidarietà e il senso di responsabilità
Sicurezza, immigrazione, lotta al degrado: a leggere i comunicati della sezione piacentina leghista siamo al personalismo più assoluto, solo e soltanto loro hanno la ricetta per tutti i mali. E gli alleati ? Non pervenuti.
Il fatto è che questo disegno politico porta a far emergere i velleitarismi concreti di pochi, rinunciando a discutere e a portare idee: in altre parole siamo alla deriva xenofoba.
L'esatto contrario del modus operandi di Paolo Rizzi, una vera guida progressista per la nostra città aperto al dialogo e al contributo di tutti, libero da vincoli e condizionamenti.
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