mercoledì 21 giugno 2017

21/06/2017 - il welfare di Paolo Rizzi, i tagli di Patrizia Barbieri



Ieri pomeriggio all'Associazione La Ricerca si è svolto il confronto tra Rizzi e Barbieri a tema welfare.
Partiamo dal fatto più eclatante: la candidata del centrodestra ha continuato a ripetere come un mantra che ci sono  2 milioni e 500 mila euro di contributi non rendicontati nel sociale. In realtà si tratta di contributi assegnati, dietro criteri ben definiti, a piacentini in difficoltà per pagare servizi e attività di assistenza. L'anonimato è stabilito dalla legge e c'è da chiedersi in quale paese civile vorremmo vedere nome e cognome del beneficiario di un contributo di solidarietà ?!.

Una volta smascherata ed anziché smorzare i toni la Barbieri ha insistito dichiarando "....potranno essere anche interventi necessari, ma magari alcune erogazioni si possono limare a beneficio di soggetti più meritevoli". La classica frase di chi non sa più che pesci pigliare e cerca di gettare discredito con diffusione a mezzo stampa di insinuazioni e sospetti.

Dal dibattito è poi emerso che per Barbieri le tariffe dei servizi sociali saranno decise autonomamente dai privati coinvolti. Il che significa privatizzare. Il modello di Paolo Rizzi è radicalmente diverso e propone un'integrazione tra pubblico e privato, il coinvolgimento della cooperazione sociale, che è un settore non profit e che crea opportunità di lavoro per i disabili.

In altre parole questa differenza l'ha spiegata l'Assessore al Sociale Stefano Cugini "L'impostazione liberale di chi sui nidi e sugli altri servizi prevede TARIFFE AUTONOMAMENTE DECISE DAI SINGOLI GESTORI si traduce in aumento di costi per le famiglie e in un welfare riservato ai benestanti che se lo possono permettere. Ringrazio la candidata Sindaco della destra Patrizia Barbieri per aver espresso in modo così chiaro a Libertà la sua idea di servizi sociali. Questo é quanto attende i piacentini che legittimamente e democraticamente la sceglieranno. Tra destra e sinistra le differenze ci sono eccome: questa é macroscopica". 

Infine sul tema del nuovo ospedale ci sono le risposte date da Paolo Rizzi a piacenzasera.it:
La sua costruzione rappresenta una grande opportunità per la nostra città e per la salute dei piacentini perchè:
a. La Regione ha previsto 236 milioni di euro di investimenti
b. Con il nuovo Ospedale potremo: ridurre i costi energetici, migliorare la qualità dei nostri servizi, essere maggiormente attrattivi per i residenti di aree limitrofe (es. basso Lodigiano), essere più “ appetibili” per i migliori professionisti, rafforzare il distaccamento universitario da Parma (infermieristica) o di nuovi (medicina o farmacia)
c. Ancora potremo migliorare la qualità delle specializzazioni già presenti e maggiormente significative quali: protesi cocleari, laboratori di immunogenetica, trapianto di midollo, gastroenterologia ed endoscopia digestiva, oncologia, radiologia interventistica etc con nuove potenzialità e nuove eccellenze.
Per quanto riguarda la futura destinazione dell’area dove sorge l’attuale struttura ospedaliera di Piacenza, le varie ipotesi sono tutte da costruire e verificare, ma dovranno prevedere alcuni spazi a destinazione sanitaria più prossimi alla città, il recupero di alcuni immobili storici e di pregio assoluto (come il chiostro degli Olivetani) e nuove possibili aree verdi in centro città.
Si tratta quindi di vedere il progetto come una doppia opportunità: da una parte un investimento della Regione su Piacenza per creare un polo sanitario innovativo e attrattivo per i prossimi decenni a garanzia dei cittadini piacentini e di tutto il personale, dall’altra il recupero verde e di servizi in una delle più belle aree del centro storico.



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