venerdì 31 dicembre 2010

31/12/2010 - Demolizione dell'ex zuccherificio di Sarmato. Idv con Raggi, Gazzola e Fossati ripropone i dubbi



da Libertà del 23/12/2010


«È un atteggiamento di sottovalutazione del problema quello del presidente della Provincia Massimo Trespidi quando afferma che il protocollo sulla legalità sottoscritto con la prefettura e alcuni comuni riguarda soltanto gli appalti fatti dall’ente». A parlare è l’assessore al bilancio del comune di Piacenza Luigi Gazzola, che ieri mattina, nella sede piacentina dell’Italia dei valori, ha riproposto gli interrogativi sull’intervento della ditta Ecoge nell’opera di demolizione dello zuccherificio di Sarmato di proprietà di Sacofin. Dubbi avanzati con un’interrogazione dal consigliere provinciale Samuele Raggi, che ieri mattina affiancava Gazzola e il coordinatore dell’Idv Andrea Fossati.

«Le infiltrazioni mafiose nelle regioni del Nord Italia non sono un fatto nuovo – ha detto Gazzola – e non avevamo bisogno di Saviano per conoscere questo fenomeno. Le informazioni raccolte dall’Idv hanno lo scopo di creare una consapevolezza sul territorio. Non possiamo continuare a pensare che la nostra provincia sia un’isola felice». Le domande evidenziate nell’interrogazione riguardano i presunti legami dell’impresa di demolizioni genovese con la criminalità organizzata calabrese. «Secondo una relazione semestrale della Direzione distrettuale antimafia (2002) – scrive Raggi – l’imprenditore titolare della Ecoge, tale Gino Mamone, sarebbe finito più volte nel mirino degli inquirenti principalmente per reati ambientali». Viene inoltre ricordato come l’imprenditore «sia stato segnalato per i suoi legami con la cosca della ‘ndrangheta calabrese dei Mammoliti». Mamone è inoltre coinvolto in un’inchiesta per corruzione che coinvolge alcuni ex consiglieri comunali di Genova nell’ambito della compravendita dell’ex Oleificio Gaslini.

«Le istituzioni debbono porsi come garanti della legalità – ha ribadito Raggi – e il protocollo di legalità sottoscritto dalla Provincia io lo intendo non solo per gli appalti pubblici, ma come una forma di controllo su qualsiasi tipo di procedura». Per sottolineare il ruolo della Provincia nell’attività riguardante la demolizione dell’ex zuccherificio sarmatese, gli esponenti dell’Idv hanno ricordato lo screening ambientale attualmente in atto.

Nell’interrogazione e nella conferenza stampa di ieri si è parlato anche dell’appalto che in passato la società genovese ha avuto per Sogin e dell’attività svolta all’interno dell’ex centrale nucleare di Caorso. Una questione che ha fatto scattare la reazione del sindaco Fabio Callori, il quale ricorda come, a causa di inadempienze, dopo 5 mesi l’appalto sia stato revocato. «Si tratta comunque di questioni che hanno riguardato Sogin e nulla hanno a che fare con l’amministrazione comunale di Caorso».

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