Non v’è dubbio alcuno sulle
capacità e sulle competenze di Manuel Ghirardelli, nominato dal Presidente
della Provincia Assessore all’Agricoltura in sostituzione del collega di
partito Filippo Pozzi.
Quel che risulta difficile comprendere è come mai, ad un
anno scarso dalla scadenza del mandato elettorale, con la concreta possibilità
di non andare più al voto per eleggere il nuovo Consiglio, si debba assistere a
spettacoli come quelli offerti nell’ultima settimana dalla Lega bramosa
d’occupare una poltrona rimasta vuota.
Diverso sarebbe stato se fossimo
stati ad inizio o a metà legislatura, con un programma tutto da completare e la
legittima pretesa del Presidente di avere una persona di riferimento per
portarlo a termine; ma oggi, considerato altresì il contesto di crisi politica,
istituzionale e morale che viviamo, un atteggiamento simile com’altro può
essere definito se non mera occupazione di un posto vacante ?!.
Pensare quanto ne avrebbe
guadagnato l’attuale maggioranza se, a
fronte delle dimissioni di Pozzi, fosse uscita una linea concorde nel
proseguire fino al termine del mandato con 7 Assessori, risparmiando sì qualche
decina di migliaia di euro, sempre utili data l’attuale crisi, ma soprattutto
dando il buon esempio, il segnale che è possibile andare oltre queste logiche.
Invece no, ed anzi il Presidente
Trespidi, con la motivazione di voler avere a disposizione per la delega
all’Agricoltura una figura d’esperienza a tempo pieno, sceglie per la stessa
chi è già Sindaco di Ziano e nel Cda di un’importante azienda come Oto Melara
(seppur, come riferiscono i vertici del Carroccio, il mandato sia prossimo alla
scadenza). Il contrario di ogni logica.
Dopo aver assistito pochi mesi fa
alla farsa del referendum per portare Piacenza in Lombardia con successivo
dietro-front, questo è l’ennesimo pasticcio in salsa Pdl-Lega.
Andrea Fossati
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