mercoledì 11 marzo 2015

09/02/2015 - CONSIDERAZIONI POST-ELEZIONE DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA: il ruolo del Pd e degli alleati, l’ingresso dei Senatori di Scelta Civica in maggioranza

-Da pochi giorni si è insediato il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il primo rappresentante della sinistra-dc al Colle. Lo ha fatto con un discorso semplice ma allo stesso tempo incisivo, toccando punti chiave come la lotta alla mafia ed alla corruzione, chiedendo aiuto per esercitare la sua funzione di “arbitro imparziale” e “garante della Costituzione”.  Inoltre si è soffermato sulla crisi della politica, carente d’autorevolezza e responsabilità dopo anni in cui ha avuto (e sta avendo tutt’ora) un ruolo di oggettiva debolezza, ma che dovrà necessariamente recuperare forza: con una figura come la Sua, stimata e rispettata in tutto il Paese, ciò potrà essere possibile.
In definitiva le dichiarazioni pronunciate da Mattarella suonano come una boccata d’ossigeno tant’è che persino Beppe Grillo gli ha augurato buon lavoro dando  - per così dire - un’apertura di credito al Presidente.
-La Sua elezione ha seguito un percorso chiaro, senza ambiguità ne personalismi, con l’effetto di spiazzare FI e NCD: con questa mossa Matteo Renzi ha messo a nudo le contraddizioni presenti nel centro-destra berlusconiano e fatto fare rapida retromarcia ad  Alfano e C., timorosi di perdere quelle posizioni di potere se avessero fatto mancare i voti dell’NCD per l’elezione di Mattarella. La speranza è che prevalga il senso di responsabilità verso un cammino già intrapreso, ma se ciò non avverrà sarà nei fatti una rottura unilaterale.
-D’altro canto il Pd ne esce rafforzato, con un nome, quello di Mattarella, condiviso fra tutte le sue anime, dimostrandosi nei fatti l’unica forza attualmente in grado di discutere sì, per poi però scegliere: un viatico fondamentale per poter rilanciare il Paese. La stessa via d’ascolto deve essere adottata da Renzi in tema di Riforme, a cominciare da quella elettorale e nella definizione dei rapporti Stato-Regioni.  Una coesione che  sarebbe un passo ulteriore per poter portare avanti il progetto di PD interclassista e a vocazione maggioritaria iniziato nel 2008.
- A tal proposito gli ingressi dei Senatori di Scelta Civica in maggioranza possono considerarsi un arricchimento visto il complessivo snaturamento del partito di Mario Monti e se lo stesso PD rappresenta al meglio le loro idee per il cambiamento del Paese. Inutile parlare di voltagabbana o altro, è lo stesso articolo 67 della Costituzione a parlare di “esercizio delle funzioni senza vincolo di mandato” per il Parlamentare.

Andrea Fossati

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