martedì 24 aprile 2012

24/04/2012 - Finanziamento ai partiti, la raccolta firme Idv e alcune considerazioni



E' iniziata sabato la raccolta di firme per la legge di iniziativa popolare che cancellerà l’attuale legge sul "rimborso elettorale" - così si chiama ora - ai partiti. Al di là dell'egregio risultato ottenuto in termini di sottoscrizioni è stato positivo constatare la voglia di conoscere e approfondire l'argomento da parte dei cittadini:

-Un punto concerne l'ultima annualità di rimborso 2008-2013 spettante ai partiti. Sarebbe opportuno che la stessa venisse  restituita al mittente; in altre parole le formazioni politiche dovrebbero rinunciare alla tranche come segno di buona volontà verso la popolazione a cui viene chiesto di tirare continuamente la cinghia, prima dal Governo Berlusconi, ora da quello di Monti. I soldi potrebbero essere usati per qualsiasi altra finalità sociale.

Una frase di Enrico Berlinguer diceva che "non si possono chiedere sacrifici ai lavoratori senza colpire esosi ed intollerabili privilegi", sicuramente un gesto di questo tipo da parte di ogni partiti sarebbe un buon punto di partenza anche per cominciare a recuperare quella credibilità perduta nel tempo.

-Secondo punto, entrando nel merito della nuova legge da scrivere, dopo le vicende Lusi e Belsito, apice di un sistema di rendicontazione privo di qualsiasi trasparenza e (paradossalmente) controllo, occorre attuare una metodologia che impedisca la distribuzione di soldi a pioggia  ai partiti, bensì basandosi su un sistema di entrate-uscite 1 a 1 con un esame specifico delle voci di spesa e sanzioni più pesanti di quelle previste in caso d'irregolarità.

-Terzo punto, la nuova legge dovrà prevedere una notevole riduzione degli importi incassati dalle formazioni politiche. Per fare ciò basterebbe che i finanziamenti fossero percepiti sulla base dei voti validi ottenuti (mentre oggi la suddivisione avviene tenendo conto degli aventi diritto) diminuendo l'importo erogato da 1 euro a 50 centesimi per voto. In più si potrebbe alzare l'asticella di chi ha diritto a percepirli ai partiti con almeno il 2 % dei voti validi ottenuti.

Dobbiamo cambiare questa legge subito. Cominciamo col metterci la firma per dare un segnale al Parlamento. Facciamolo subito.

Andrea Fossati

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