domenica 11 marzo 2012

11/03/2012 - Lezione di legalità - Grazie al Procuratore Caselli


Lettera pubblicata da Libertà l'11/03/2012
 
E’ stata un’importante occasione di formazione poter assistere al dibattito con Giancarlo Caselli tenutosi venerdì sera nella Sala dei Teatini. Il Procuratore è un Magistrato che da quarant’anni fa il suo dovere senza guardare in faccia a nessuno; ovviamente scomodo tanto da essere escluso nel 2005 – con un emendamento ad hoc modificante i limiti d’età (targato Governo Berlusconi) – dal concorso per diventare Procuratore nazionale antimafia. Di seguito cito due episodi che mi hanno colpito e ci fanno capire come Piacenza abbia potuto apprezzare le sue qualità umane e professionali. Il primo, in conclusione all’intervista col Direttore di Libertà, quando il Procuratore ha profondamente ringraziato la nostra città per avergli permesso di poter semplicemente parlare. “Vorrei vivere in un posto normale, nel quale ci si confronta ma non ci si divide in fazioni, in tifoserie pro e contro", questo il sogno confessato alla stampa anche a seguito dei recenti episodi di contestazione subiti. Come non essere d’accordo con questa teoria che mette a nudo una delle tante anomalie del Paese. In secundis, finito il dibattito e autografate ai cittadini le copie di “Assalto alla giustizia”, uscendo dai Teatini Caselli ha salutato uno ad uno stringendo loro la mano i rappresentanti delle Forze dell’Ordine in servizio (non pochi visto il rischio di possibili contestazioni). Un gesto nobile, di quelli semplici ma da vero uomo delle Istituzioni. Per finire una piccola chiosa: ancora ieri si è letto su “Libertà” delle scritte sui muri della città dirette a Caselli. Per lui stesso e in sua difesa se così si può dire parla la storia, tutto il resto – prendo in prestito le parole usate da Nando dalla Chiesa - è “muffa velenosa”. L’idea che applicare la legge sia fare politica, niente di più sbagliato.

Andrea Fossati - Piacenza

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